Di Davit Kirakosyan
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Zoom schizza sul successo del Q4
Le azioni di Zoom Video Communications (NASDAQ:ZM) registrano un’impennata di oltre il 6% negli scambi premarket, in scia ai risultati del Q4 che hanno battuto le stime sia sul fatturato che sugli utili, grazie alla conquista di nuovi clienti aziendali.
La società ha registrato un fatturato di 1,12 miliardi di dollari e EPS di 1,22 dollari, battendo le stime di 1,10 miliardi di dollari e 0,81 dollari, rispettivamente.
Nonostante le preoccupazioni per una domanda aziendale più debole a causa del taglio del 15% della forza lavoro, i clienti aziendali sono aumentati del 12% rispetto all’anno precedente, raggiungendo circa 213.000 unità.
Per il Q1/24, la società prevede EPS rivisti tra 0,96 e 0,98 dollari, al di sopra della stima di 0,85 dollari, mentre il fatturato dovrebbe essere compreso tra 1,080 e 1,085 miliardi di dollari, meno degli 1,11 miliardi di dollari previsti.
Sull’intero anno fiscale, la società prevede EPS rettificati di 4,11-4,18 dollari su un fatturato compreso tra 4,435 e 4,455 miliardi, rispetto alle stime di EPS di 3,67 dollari su un fatturato di 4,63 miliardi.
Workday scende nonostante i risultati del Q4
Workday (NASDAQ:WDAY) ha comunicato i risultati del Q4, con EPS di 0,99 dollari, superiori alle stime di 0,89 dollari. I ricavi sono aumentati del 19,6% su base annua a 1,65 miliardi di dollari oltre gli 1,63 miliardi di dollari attesi. Le azioni scendono di oltre il 2% nei premarket.
La società prevede ora per l’intero anno un fatturato da abbonamento tra 6,525 e 6,575 miliardi di dollari (in crescita del 17%-18%) e un margine operativo non-GAAP del 23,0%.
Occidental Petroleum: Q4 deludente, nuovo buyback e aumento dei dividendi
Occidental Petroleum (NYSE:OXY) ha riportato i risultati del Q4, con EPS di 1,61 dollari inferiori alle attese di 1,81 dollari. Il fatturato è stato di 8,33 miliardi di dollari, meno degli 8,37 miliardi previsti.
La società farà partire un nuovo programma di riacquisto di azioni da 3 miliardi di dollari, dopo averne completato uno da 3 miliardi. Inoltre, ha aumentato il dividendo del 38%.
Hims & Hers Health rimbalza sui risultati del Q4
Le azioni di Hims & Hers Health (NYSE:HIMS) vedono un’impennata di oltre il 10% nei premarket. La società ha pubblicato i risultati del Q4, con EPS di 0,05 dollari superiori alle attese. Il fatturato è stato di 167,2 milioni di dollari, più dei 160,8 milioni di dollari previsti.
Per il Q1/23, la società prevede un fatturato compreso tra 175 e 180 milioni di dollari, superiore al consenso di 163 milioni di dollari. Sull’intero anno fiscale, il fatturato dovrebbe essere compreso tra 735 e 755 milioni di dollari, rispetto alla stima di 727 milioni di dollari.
La società ha inoltre fornito gli obiettivi finanziari per l’anno fiscale 2025, prevedendo un fatturato di almeno 1,2 miliardi di dollari e un EBITDA rettificato di almeno 100 milioni di dollari.
Santander prevede di restituire metà degli utili agli azionisti in 3 anni
Banco Santander (BME:SAN) (NYSE:SAN) schizza di oltre il 4% nei premarket, dopo aver annunciato che intende aumentare i payput agli azionisti attraverso la liquidità e il riacquisto di azioni, restituendo metà degli utili nei prossimi tre anni. Per raggiungere i suoi obiettivi, la banca prevede un aumento dei ricavi grazie alla crescita dei clienti e all’aumento dei tassi di interesse in alcuni dei suoi mercati principali.
La società mira a ottenere un rendimento del capitale netto tangibile del 15-17% nel periodo, partendo da un utile sottostante del 13,37%. La politica di payout aggiornata per gli anni 2023-2025 prevede la distribuzione del 50% degli utili consolidati attribuibili, ad eccezione delle voci di impatto degli indici non monetari e non di capitale. Si tratta di un aumento rispetto all’attuale 40%.
L’azienda prevede un incremento della base clienti globale di 40 milioni di persone, a circa 200 milioni. Aumenterà il dividendo totale in contanti per azione per il 2022 a 0,1178 euro (1 euro = 1,0611 dollari) e ha autorizzato un ulteriore programma di riacquisto di azioni per 921 milioni di euro (974,8 milioni di dollari) dopo aver ottenuto l’autorizzazione normativa.