MILANO (Reuters) - Nell'ambito dell'Ops lanciata su Rcs Cairo Communication potrebbe accontentarsi del 35% (più un'azione) del capitale, a suo giudizio sufficiente per esercitare il "controllo di fatto" del gruppo di via Rizzoli.
In una nota integrativa richiesta da Consob in vista dell'assemblea di dopodomani, Cairo spiega che potrebbe rivedere entrambe le condizioni sospensive previste dall'offerta annunciata l'8 aprile: sia, quindi, quella sul livello minimo di adesioni (prima legata al possesso del 50% più un'azione di Rcs), sia quella relativa al debito del gruppo, in cui si chiedeva alle banche una moratoria fino a inizio 2018.
Consob ha in esame il prospetto informativo dell'Ops e ha chiesto al gruppo guidato da Urbano Cairo (che ha personalmente il 4,7% di Rcs) informazioni supplementari prima di dare il proprio assenso alla pubblicazione. Il 12 maggio i soci di Cairo Communication si riuniranno per approvare l'aumento di capitale a servizio dell'offerta di scambio.
L'abbassamento della soglia di adesioni offre maggiori chance di successo all'Ops, ostacolata dal fatto che il valore di Rcs resta stabilmente sopra quello previsto dal concambio dell'offerta (0,12 azioni Cairo ogni Rcs). Più la partecipazione di Cairo sarà limitata, però, più si allontana l'ipotesi fusione tra i due gruppi editoriali, operazione che gli analisti auspicano, almeno in un secondo tempo, perché garantirebbe maggiori sinergie e l'abbattimento del debito di Rcs con la cassa di Cairo.
Cairo dunque prosegue la sua battaglia nonostante la perplessità di molti azionisti storici di Rcs (che insieme arriverebbero al massimo al 20%/25%). Ieri Mediobanca (MI:MDBI) ha anticipato che potrebbe non consegnare il suo 6,2% e valutare eventuali altre proposte. Piazzetta Cuccia è nel pool di banche creditrici di Rcs, come Intesa Sanpaolo (MI:ISP) che invece appoggia Cairo. Ogni decisione sul debito prevede l'unanimità.
Nella nota di oggi l'imprenditore dice che potrebbe rinunciare alla condizione finanziaria prevista dall'Ops (secondo cui le banche dovrebbero rinunciare a qualsiasi rimborso fino all'approvazione del bilancio 2017 con l'eccezione dell'incasso dalla vendita di Rcs Libri) "qualora le banche finanziatrici (...)e/o altri finanziatori abbiano manifestato la disponibilità ad assumere l'impegno a finanziare RCS, o a mantenere i finanziamenti in essere, per importi e termini di rimborso idonei a consentire a quest'ultima di mantenere la continuità aziendale".
Cairo dimostra sicurezza sulla questione: "In ragione di tale circostanza Cairo Communication ritiene che Rcs e il gruppo Cairo Communication potranno disporre delle risorse finanziarie necessarie".