Investing.com - Il prezzo dell’oro è in forte ripresa nella mattinata europea di questo giovedì, con il dollaro USA che scende dai massimi di due settimane toccato dopo la vittoria di Donald Trump alle presidenziali USA.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a dicembre è salito di 14,80 dollari, o dell’1,18% a 1.288,50 dollari l’oncia troy, alle 3:13AM ET (08:13GMT).
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,2%, a 98,44 dopo essere schizzato a 98,91 nell’overnight, il massimo dal 28 ottobre.
Un dollaro debole di solito favorisce l’oro, poiché ne aumenta l’appeal come investimento alternativo e rende le materie prime valutate in dollari più economiche per i titolari di altre valute.
Ieri i futures dell’oro sono schizzati del 4,7% al massimo di sei settimane di 1.338,30, per poi chiudere a 1.273.50, dopo l’inattesa ripresa dei mercati finanziari dopo la vittoria shock del republican Donald Trump.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a dicembre sono in salita di 46,5 centesimi, o del 2,54%, a 18,84 dollari l’oncia troy nella mattinata londinese.
I futures del rame con consegna a dicembre salgono di 11,7 centesimi, o del 4,74% a 2,577 dollari la libbra, un livello che non si registrava dal luglio 2015.
Ieri i prezzi del metallo rosso sono saliti di 7,9 centesimi, o del 3,34%, dopo il discorso nel quale Trump si è impegnato ad investire nelle infrastrutture.
Il metallo è considerato un indicatore chiave dell’economia globale. È utilizzato nelle costruzioni edili, nelle infrastrutture per la produzione e trasferimento di energia, e nella realizzazione di beni di consumo elettronici.