MILANO (Reuters) - Il governo si appresta a chiudere il dossier Atlantia (MI:ATL) e tutte le forze di maggioranza saranno coinvolte nella decisione su un'eventuale revoca della concessione, ha dichiarato oggi il Premier Giuseppe Conte in un'intervista a Repubblica.
Ogni decisione sarà fondata sulle valutazioni tecnico-giuridiche sull'eventuale inadempienza del concessionario ma l'analisi svolta finora rende evidente "che qualcuno ha sbagliato e commesso negligenze gravi e imperdonabili".
Di seguito un profilo del gruppo Atlantia:
Dopo la conquista della spagnola Abertis, Atlantia è diventata leader nel settore autostradale in Spagna e Brasile, dove gestisce rispettivamente 1.777 e 4.954 km di rete. In totale al gruppo sono affidati 14.000 km di autostrade a pedaggio, con una presenza in 23 Paesi e un totale di 31.000 dipendenti
Ad Atlantia fanno capo gli scali romani di Fiumicino e Ciampino così come gli aeroporti della Costa Azzurra di Nizza, Cannes e St. Tropez
In Italia Autostrade ha in gestione 2.857 km sulla base della Convenzione Unica sottoscritta nell'ottobre 2007 con l'Anas, nella quale sono confluiti tutti i precedenti atti convenzionali sottoscritti a partire dal 1997
Atlantia controlla l'88% del capitale di Autostrade per l'Italia ed è garante di parte del debito della controllata. Gli altri azionisti sono un consorzio guidato dalla compagnia assicurativa tedesca Allianz (DE:ALVG), con il 7% del capitale, e la cinese Silk Road Fund con il 5%.
La famiglia Benetton detiene il 30% di Atlantia, il fondo sovrano di Singapore GIC l'8%.
Per effetto della revoca senza indennizzo mancherebbero ad Autostrade le risorse per ripagare circa 10,8 miliardi di debito, salvo accollo del debito da parte dello Stato, ha detto una fonte della società
A catena l'impatto si ripercuoterebbe sul rimborso di 5,3 miliardi di debito di Atlantia, portando potenzialmente in default fino a oltre 16 miliardi di debito
I maggiori detentori di tale debito, secondo la fonte, sono grandi investitori internazionali ma una parte è nelle mani di istituzioni finanziarie come la Banca Europea per gli Investimenti (Bei), Cassa Depositi e Prestiti e anche banche come Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e UniCredit (MI:CRDI). Autostrade per l'Italia ha anche collocato presso 17.000 piccoli risparmiatori un prestito retail per 750 milioni.