Investing.com - Volatilità estrema nel settore bancario italiano e quello europeo che non hanno preso bene le decisioni di Mario Draghi per ottenere liquidità.
Alle 13:45 la Banca Centrale Europea ha annunciato il lancio di una "nuova serie di operazioni di finanziamento a più lungo termine (TLTRO-III), che inizierà nel settembre 2019 e terminerà nel marzo 2021, ciascuna con una scadenza di due anni".
Dopo l’annuncio, le principali banche italiane e europee hanno reagito in modo notevole e hanno sprintato, sembrando che il rialzo potesse durare fino alla fine della giornata. Ma non è stato così e l’entusiasmo è durato meno di un'ora.
Alle 14:35, dopo che Mario Draghi aveva da pochi minuti iniziato a parlare, gli istituti italiani hanno iniziato una forte caduta, trascinando con sé anche il Ftse Mib. Il FTSE Italia All Share Banks, infatti, da un +1% passa in meno di un’ora a -1,82%.
Arriva a cedere oltre il 3% Ubi Banca (MI:UBI), mentre Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI), Unicredit (MI:CRDI) e Banco Bpm (MI:BAMI) perdono oltre il 2%. Male anche Mediobanca (MI:MDBI), Banca Mediolanum (MI:BMED), Banca Generali (MI:BGN) e Bper Banca (MI:EMII) a -1%.
Crollano anche le altre banche europee, con Banco Sabadell (MC:SABE) che cede oltre il 6%, mentre Bankia (MC:BKIA) e Commerzbank (DE:CBKG) restano a -5%, Deutsche Bank (DE:DBKGn) perde il 4% e Banco Santander (MC:SAN) il 3%.