Secondo le previsioni di John Bilton di J.P. Morgan Asset Management, nei prossimi 10-15 anni i titoli europei supereranno le loro controparti statunitensi. La previsione si basa su fattori quali un dollaro sopravvalutato, valutazioni di partenza più interessanti e dividendi più elevati all'estero.
L'anno scorso, nonostante il mercato statunitense abbia registrato il periodo di maggiore sovraperformance dal 1971, con un vantaggio del 277% in 14 anni, ha subito una battuta d'arresto a causa della rapida inflazione e dell'aumento dei tassi d'interesse. Al contrario, l'Euro STOXX 50 ha registrato una crescita del 14% nell'ultimo anno, superando la performance del 10% dell'S&P 500 e del 4,4% del Dow Jones Industrial Average.
Bilton suggerisce agli investitori basati sul dollaro di prendere in considerazione la possibilità di diversificare i propri portafogli incorporando titoli internazionali, che potrebbero potenzialmente aumentare i rendimenti. Egli prevede un rendimento medio annuo dell'8% per le azioni dell'area dell'euro nel prossimo decennio. In confronto, le azioni del Giappone e del Regno Unito dovrebbero rendere rispettivamente il 7,6% e il 6,9%.
Mentre gli Stati Uniti continuano a essere un polo di attrazione per i titoli tecnologici, i titoli difensivi come i beni di consumo, la sanità e i servizi di pubblica utilità che offrono dividendi costanti sono probabilmente più comuni al di fuori degli Stati Uniti, secondo il rapporto di J.P. Morgan. Questa tendenza potrebbe giocare un ruolo nella definizione delle strategie di investimento globali nei prossimi anni, in quanto gli investitori cercano di ottimizzare i rendimenti gestendo i rischi.
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