Investing.com - Mentre gli operatori sono col fiato sospeso nell’attesa dell’apertura delle contrattazioni ufficiali di Uber (NYSE:UBER) a Wall Street, ancora sospesa dopo quasi un’ora dal suono della campanella, SoftBank (OTC:SFTBY) perde oltre il 4%, dopo che già a Tokyo era sprofondata a -5,41%.
SoftBank è il primo investitore di Uber con una quota del 16,3% e le sue azioni hanno iniziato la discesa dopo la prezzatura della “matricola” di Wall Street a 45 dollari, posizionandosi nella parte bassa della forchetta prevista tra i 50 e i 44 dollari possibile.
Prima dell’avio delle contrattazioni di Uber, le partecipazioni di SoftBank valgono oltre 12 miliardi di dollari, rispetto al suo investimento iniziale di 8,4 miliardi.
La stessa SoftBank era stata protagonista della seconda IPO più grande della storica con 21,345 miliardi di dollari, seconda solo ad Alibaba. Per fare un paragone, l’Ipo di Uber ha racimolato 8 miliardi di dollari.
Oltre a SoftBank, ad entrare in Uber sono stati i giganti, Alphabet (controllata Google, Microsoft (NASDAQ:MSFT) e PayPal.
Tra gli altri investitori in Uber, spicca il nome di Jeff Bezos, l’uomo più ricco al mondo, con 3 miliardi di dollari, Rupert Murdoch e l’attore Ashton Kutcher.
Intanto a Wall Street, il Nasdaq scende dell’1,39%, mentre il Dow Jones perde quasi l’1%. Rosso fisso tra i principali titoli, con Apple (NASDAQ:AAPL) che cede oltre il 2%, mentre le perdite di Tesla (NASDAQ:TSLA), Netflix (NASDAQ:NFLX), Amazon (NASDAQ:AMZN), Facebook (NASDAQ:FB), PayPal (NASDAQ:PYPL), Twitter (NYSE:TWTR) e Alphabet (NASDAQ:GOOGL)) superano l’1%.