Tlc europee chiedono a Big Tech condivisione costi di rete

Pubblicato 26.09.2022, 10:38
© Reuters. Opuscoli con il logo di Deutsche Telekom AG nel negozio del quartier generale del gigante tedesco delle telecomunicazioni a Bonn, Germania, 19 febbraio 2019.   REUTERS/Wolfgang Rattay/
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BRUXELLES (Reuters) - Deutsche Telekom, Orange, Telefonica (BME:TEF), Telecom Italia (BIT:TLIT) e altri 12 provider tlc europei stanno facendo pressione affinché le grandi aziende tecnologiche condividano i costi di rete, citando la crisi energetica e gli obiettivi di cambiamento climatico Ue.

L'appello giunge mentre la Commissione europea si prepara a chiedere feedback di entrambe le parti prima di presentare una proposta legislativa che potrebbe costringere le aziende tecnologiche a contribuire al pagamento del roll-out del 5G e dei cavi in fibra in tutta l'Unione europea.

Il settore, che investe ogni anno circa 50 miliardi di euro in infrastrutture, ha bisogno di maggiori finanziamenti e con urgenza, hanno detto gli amministratori delegati delle aziende in un comunicato.

"I costi di progettazione e costruzione stanno aumentando. I prezzi dei cavi in fibra ottica, ad esempio, sono quasi raddoppiati nel primo semestre del 2022. Allo stesso modo, gli aumenti dei prezzi dell'energia e di altri fattori produttivi stanno colpendo il settore della connettività", hanno detto.

"È necessario agire tempestivamente: L'Europa ha perso molte delle opportunità offerte da Internet per i consumatori. Ora deve costruire rapidamente le forze per l'era dei metaversi", hanno detto i Ceo.

"Affinché ciò avvenga e sia sostenibile nel tempo, riteniamo che i maggiori generatori di traffico debbano contribuire in modo equo ai notevoli costi che attualmente impongono alle reti europee".

Tra gli altri firmatari della dichiarazione figurano Vodafone (LON:VOD), Bouygues (EPA:BOUY) Telecom, Kpn, BT Group (LON:BT), Telia Company, Fastweb e Altice Portugal.

© Reuters. Opuscoli con il logo di Deutsche Telekom AG nel negozio del quartier generale del gigante tedesco delle telecomunicazioni a Bonn, Germania, 19 febbraio 2019.   REUTERS/Wolfgang Rattay/

Gli operatori di telecomunicazioni europei sostengono che le aziende tecnologiche statunitensi come Google (NASDAQ:GOOGL), Meta e Netflix (NASDAQ:NFLX) rappresentano più della metà del traffico internet e dovrebbero sostenere parte dei costi di aggiornamento delle infrastrutture.

Le Big Tech hanno respinto tali richieste, affermando di stare già investendo in attrezzature e tecnologie per fornire contenuti in modo più efficiente.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Sabina Suzzi)

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