BRUXELLES (Reuters) - L'autorità Ue per la concorrenza ha dato il via libera al successore di Alitalia, Italia Trasporto Aereo (Ita), e ha ordinato alla compagnia di bandiera italiana di rimborsare 900 milioni di euro di aiuti di stato illegali.
La Commissione europea ha affermato che l'iniezione di capitale di 1,35 miliardi da parte dell'Italia in Ita nei prossimi tre anni è in linea con le norme europee sugli aiuti di Stato poiché sarà effettuata in base alle condizioni di mercato.
Il governo italiano ha messo da parte un totale di 3 miliardi di euro per Ita ma avrà bisogno dell'approvazione della Commissione per iniettare i restanti 1,65 miliardi di euro.
Ita opererà con meno della metà della flotta di aeromobili di Alitalia e potrà rilevare solo parti limitate delle attività di handling e manutenzione del suo predecessore. Il marchio Alitalia sarà venduto con una gara aperta.
Roma ha concesso 900 milioni di euro ad Alitalia nel 2017, quando il vettore era in difficoltà dopo che i suoi dipendenti hanno rifiutato il piano di ristrutturazione proposto.
Da allora, Alitalia è stata gestita da amministratori nominati dallo Stato e il governo ha concesso ulteriori fondi per permetterle di rimanere a galla, compreso un altro prestito da 400 milioni di euro, che è stato oggetto di indagine da parte della Ue.
Nelle prossime settimane, Alitalia dovrebbe vendere alcuni dei suoi asset alla nuova Ita, di proprietà dello Stato, in base a un piano messo a punto dal governo.
La decisione di oggi della Commissione non è una sorpresa per il governo italiano, che aveva condotto trattative con Bruxelles per mesi per evitare che il verdetto sui prestiti di 900 milioni di euro potesse ostacolare il lancio di Ita.
Ita non è tenuta a rimborsare gli aiuti di stato illegali ricevuti da Alitalia, ha detto Bruxelles.
La nuova compagnia aerea dovrebbe iniziare a volare il 15 ottobre e impiegherà solo una piccola parte degli 11.000 dipendenti complessivi di Alitalia.
(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)