BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea ha ridotto la tariffa proposta sulle importazioni di automobili Tesla (NASDAQ:TSLA) costruite in Cina, mentre ha mantenuto in linea di massima gli altri dazi punitivi stabiliti a luglio sui veicoli elettrici di produzione cinese.
Nell'ambito della più importante indagine dell'Unione europea sui presunti sussidi cinesi, la Commissione ha pubblicato la bozza dei risultati definitivi della sua indagine antisovvenzioni, che ha provocato minacce di ritorsione da parte di Pechino.
La Commissione ha fissato un nuovo tasso ridotto del 9% per Tesla, inferiore al 20,8% indicato a luglio.
Secondo la Commissione, Tesla aveva chiesto un ricalcolo dell'aliquota sulla base delle sovvenzioni specifiche ricevute dall'azienda.
L'esecutivo Ue ha detto di ritenere che la produzione cinese di veicoli elettrici abbia beneficiato di ampie sovvenzioni e ha proposto dazi finali fino al 36,3%. Si tratta di una percentuale leggermente inferiore al dazio provvisorio massimo del 37,6% che la Commissione aveva fissato a luglio per le aziende che non avevano collaborato all'indagine antisovvenzioni dell'Ue.
Tesla è stata classificata tra le aziende che hanno collaborato all'indagine Ue.
La Commissione ha detto di aver condotto un'indagine, con l'invio di un team presso gli stabilimenti Tesla in Cina, per verificare quali sovvenzioni avesse ricevuto l'azienda.
Un funzionario della Commissione ha detto che Bruxelles ha concluso che Tesla riceve meno sovvenzioni dalla Cina rispetto ai produttori cinesi di veicoli elettrici su cui ha indagato.
(Tradotto da Alejandra Rosales, editing Sabina Suzzi)