Investing.com – Il dollaro è sceso venerdì contro il franco svizzero tradizionale valuta rifugio, tra i timori per le tensioni tra Russia e Occidente sulla crisi in Ucraina.
Il cambio USD/CHF ha chiuso la seduta in calo dello 0,09% a 0,8828 staccandosi dai minimi di due settimane di 0,8868 toccato giovedì. Sulla settimana il cambio ha perso l’1,08%.
Supporto a 0,8750 e resistenza a 0,8875.
Intanto, gli investitori restano cauti per l’aumento delle tensioni tra Russia e Occidente in seguito all’annessione della Crimea, dopo che gli USA hanno imposto sanzioni più forti contro Mosca. L’Unione Europea ha accettato di aumentare le sanzioni contro la Russia questo venerdì, alimentando i timori sull’impatto sulla crescita globale.
Il dollaro ha aumentato i forti guadagni contro lo yen nelle due sedute precedenti, spinto dalle aspettative che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse già dal prossimo anno.
Mercoledì, in conclusione al vertice di due giorni di politica monetaria, la Presidente della Fed Janet Yellen ha indicato che la banca potrebbe iniziare ad alzare il tasso di interesse tra circa sei mesi, dopo la conclusione del programma di acquisti, prevista per questo autunno.
Le dichiarazioni hanno spinto gli investitori a prevedere un aumento dei tassi di interesse per marzo del prossimo anno.
La Fed ha ridotto gli acquisti mensili di bond di altri 10 miliardi di dollari, portando il totale a 55 miliardi di dollari, in conclusione al vertice di due giorni di politica monetaria, ed ha aggiunto che c’è “una ripresa di fondo in tutta l’economia”.
Intanto la Banca nazionale Svizzera ha lasciato il tasso di interesse invariato allo 0,0% ed ha aggiunto che manterrà il tetto minimo di cambio a 1,20 contro l’euro. Ed ha aggiunto che manterrà il tetto minimo di cambio a 1,20 contro l’euro.
La SNB aveva fissato un tetto di cambio nel settembre 2011, quando il franco aveva quasi raggiunto la parità contro l’euro, tra i timori per l’impatto di un franco svizzero troppo forte sull’economia del paese e in particolare sulle esportazioni.
Nella prossima settimana gli investitori attenderanno i dati sul settore edile statunitense, oltre ai report sulla fiducia dei consumatori e sugli ordinativi durevoli.
In vista della prossima settimana Investing.com ha compilato una serie di questi ed altri eventi che condizioneranno i mercati.
Lunedì 24 marzo
Gli USA rilasceranno i dati sull’attività manifatturiera.
Martedì 25 marzo
Gli USA produrranno i dati sull’inflazione dei prezzi delle case, nonché i dati sulle vendite di case nuove.
Mercoledì 26 marzo
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli, un indicatore chiave della produzione.
Giovedì 27 marzo
Gli USA rilasceranno i dati sulla crescita economia del quarto trimestre. La nazione rilascerà inoltre il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione insieme ai dati del settore privato sulle vendite di case in corso.
Venerdì 28 marzo
Gli USA chiuderanno la settimana con un report sulle spese personali ed i dati rivisti sul sentimento dei consumatori.