MILANO (Reuters) - UniCredit (BIT:CRDI) batte le attese nel terzo trimestre con un utile netto contabile di 2,3 miliardi di euro.
Un consensus di 21 analisti e broker riportato sul sito web della banca indicava un utile netto di 1,93 miliardi per l'utile netto del terzo trimestre.
Migliorata la guidance 2023 sul margine di interesse, visto ad "almeno" 13,7 miliardi (da almeno 13,2 miliardi secondo la guidance precedente), con ricavi netti "superiori" a 22,2 miliardi (da superiori a 21,5 miliardi), mentre è confermata quella sull'utile netto "pari o superiore" a 7,25 miliardi, si legge in una nota.
La banca conferma sul 2024 l'ambizione di mantenere una redditività "in linea o superiore" a quella di quest'anno con l'intenzione di distribuire agli azionisti almeno 6,5 miliardi.
UniCredit ha optato per contribuire con 1,1 miliardi all'imposta straordinaria sulle banche del 2024 destinando la cifra alle riserve proprie non distribuibili.
La banca intende avviare una tranche da 2,5 miliardi di buyback nell'ambito del programma 2023 soggetto all'ok di azionisti e regolatori.
"Sono fiducioso ed entusiasta di ciò che ci aspetta per UniCredit. I nostri fondamentali sono più forti che mai e siamo sulla buona strada per realizzare la nostra ambizione di diventare la banca del futuro in Europa. Continueremo a costruire il nostro successo a beneficio di tutti i nostri stakeholder", ha dichiarato il Ceo Andrea Orcel nella nota.
I ricavi totali del terzo trimestre si sono attestati a 6 miliardi di euro, con un incremento annuo del 23,7% e in linea con il trimestre precedente. In aumento del 45% annuo il margine di interesse (a 3,6 miliardi), mentre le commissioni sono calate del 5,2% a 1,8 miliardi.
In calo su base annua i costi a 2,3 miliardi "nonostante l'inflazione e gli investimenti continui per dare slancio al futuro".
Il Cet1 si attesta al 17,19% con un aumento di 55 punti rispetto a fine giugno.
Comunicato integrale
(Gianluca Semeraro, editing Stefano Bernabei)