Unicredit, contromossa Commerzbank: allo studio acquisizione banca tedesca

Pubblicato 13.11.2024, 10:45
© Reuters.  Unicredit, contromossa Commerzbank: allo studio acquisizione banca tedesca
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OraFinanza - Le stanno studiando tutte in Germania, ormai un Paese sull’orlo di una crisi di nervi a causa delle mire espansionistiche di Unicredit (BIT:CRDI) su Commerzbank (ETR:CBKG). Questa volta è il turno della stessa banca tedesca, intenta a valutare l’acquisizione di un altro istituto di medie dimensioni come parte della sua strategia per respingere l’assalto di Piazza Gae Aulenti. La notizia è stata diffusa ieri sera dall’agenzia Reuters, secondo la quale tra i potenziali obiettivi ci sarebbero la Hamburg Commercial Bank (Hcob) e la Oldenburgische Landesbank (Olb), anche se le valutazioni sono ancora in fase iniziale.

Si tratterebbe di una volta per Commerzbank, in quanto la banca aveva sempre ribadito la sua di strategia di indipendenza, ma che il vento stava cambiando si era capito dalle parole dell'ad di Commerzbank, Bettina Orlopp, la quale aveva recentemente affermato che la banca si sta "tenendo pronta per possibili acquisizioni", pur escludendo operazioni azzardate o controproducenti.

Per il momento non sono arrivate dichiarazioni ufficiali da parte di Commerzbank e dalle altre banche oggetto di indiscrezioni, ma resta da vedere se l’istituto avrà il tempo e il sostegno degli investitori per portare a termine un’acquisizione prima di un’eventuale mossa di Unicredit dopo quelle precedenti.

Intanto, sarebbero in corso le trattative tra i vertici di Unicredit e Commerzbank dopo la prima riunione avvenuta nei mesi scorso, risultata poco più che una presentazione dei conti dell’istituto tedesco. Secondo quanto rivelato da una nota diffusa da Citigroup, un altro round dovrebbe avvenire dopo la diffusione dei conti trimestrali in agenda per oggi, anche se non sono arrivate conferme.

Secondo Citi, i vertici tedeschi avrebbero ribadito che una eventuale fusione “può creare valore solo in caso di un approccio amichevole» considerando «le potenziali sinergie e i rischi di esecuzione”, mentre nel difendere le ragioni dell’autonomia di Commerzbank, la banca tedesca ha voluto precisare che i propri indici di redditività non sono completamente paragonabili a quelli di Hvb, ovvero la controllata tedesca di Piazza Gae Aulenti.

Sulla base di quanto dichiarato dall’ad di Unicredit, Andrea Orcel, i tempi potrebbero essere molto lunghi, addirittura durare un anno, mentre ha lasciato aperta la possibilità di cedere il 9% circa di azioni Commerzbank incassando una plusvalenza.

A complicare la situazione è stata la crisi di Governo in Germania, dove i due partiti principali, Socialisti e Popolari hanno convocato le elezioni per il 23 del prossimo mese di febbraio 2025 dopo l’uscita dalla maggioranza dei Liberali.

In attesa dell’appuntamento elettorale, ieri il ministro delle finanze Joerg Kukies ha preso le distanze dal predecessore liberale Lindner, laico sul dossier: “Investire in modo aggressivo in una banca sistemica come Commerzbank usando metodi poco amichevoli e senza cooperazione non è un approccio adeguato”.

Intanto, gli analisti continuano a dirsi ottimisti sul futuro del titolo Unicredit e oggi HSBC (LON:HSBA) ha alzato il target price sull’istituto milanese a 50 euro rispetto ai 40,58 euro di questa mattina (+1,20%).

Ieri era stata Morgan Stanley (NYSE:MS) ad alzare il prezzo obiettivo sulle azioni della banca, portandole da 43 a 44 euro (equal-weight) dopo i conti trimestrali, aumentando anche del 3% le stime di utile netto per il periodo 2024-2026. La decisione del broker arriva in un report in cui aveva alzato i target price anche su Banco BPM (da 7,4 a 7,6 euro) e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) (da 4,7 a 4,8 euro).

Oggi la banca ha annunciato l'avvio del collocamento di un nuovo bond senior preferred a 4 anni a tasso variabile. Il titolo, con scadenza 20 novembre 2028 e non-callable per i primi 3 anni, ha visto le prime indicazioni di rendimento (ore 9:20) intorno ai 100 punti base sopra l'Euribor a tre mesi. L'operazione, il cui pricing è atteso per oggi, vede come joint lead manager Bnp Paribas (EPA:BNPP), Erste Group, Mediobanca (BIT:MDBI), Raiffeisen Bank International, TD Securities e la stessa UniCredit.

Parallelamente, la banca ha fornito un aggiornamento sul suo programma di acquisto di azioni proprie (buyback) avviato lo scorso 16 settembre, rientrante nella sua strategia volta a ottimizzare la propria struttura di capitale e a creare valore per gli azionisti, in un contesto di mercato che rimane sfidante per il settore bancario.

Nella settimana dal 4 all'8 novembre 2024, Unicredit ha acquistato 5.539.446 azioni proprie a un prezzo medio ponderato di 40,4285 euro. Dall'inizio del programma, denominato Anticipo SBB 2024, la banca ha riacquistato un totale di 35.662.074 azioni, pari al 2,18% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di quasi 1,39 miliardi di euro. Considerando anche l'annullamento di azioni proprie avvenuto il 26 giugno 2024, Unicredit detiene attualmente 77.905.049 azioni proprie, equivalenti al 4,76% del capitale sociale.

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