MILANO (Reuters) - UniCredit (BIT:CRDI) intende azzerare solo l'esposizione cross-border alla Russia entro la fine dell'anno prossimo, mantenendo invece finanziamenti erogati dalla controllata locale per meno di un miliardo, depositi locali sotto 2 miliardi e 8,5 miliardi di pagamenti cross border.
Al momento i depositi di UniCredit Russia ammontano a 2,6 miliardi, i prestiti erogati in loco a 2,3 miliardi e i pagamenti cross border a 11,2 miliardi.
E' quanto ha detto agli analisti l'amministratore delegato Andrea Orcel nel corso della call sui risultati finanziari del secondo trimestre, dopo che a fine giugno la banca si è rivolta alla Corte di Giustizia Europea per contestare le richieste della Bce di procedere velocemente dall'uscita dalla Russia.
"Restiamo determinati a non intraprendere azioni che, contravvenendo alla normative e regolamentazione locale, forniscano alla Russia un giustificato motivo di intervenire, assumere il controllo dei nostri asset e ciò che ne consegue in termini di valore", ha detto Orcel.
Negli ultimi due anni, UniCredit ha ridotto la sua esposizione transnazionale alla Russia a 300 milioni di euro dai 4,5 miliardi di euro in essere nel momento dell'invasione dell'Ucraina. I prestiti in loco sono scesi del 68% e i pagamenti cross border si sono dimezzati e i depositi sono scesi del 69%.
(versione italiana Elvira Pollina, Claudia Cristoferi)