UniCredit: utile record nel Q1 grazie ai tassi Bce, agli azionisti 5,75 miliardi

Pubblicato 03.05.2023, 08:59
Aggiornato 03.05.2023, 09:16
© Reuters
CRDI
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Di Alessandro Albano

Investing.com - "L'utile netto record del primo trimestre, pari a 2,1 miliardi di euro, è stato ottenuto grazie a una crescita a doppia cifra dei ricavi netti, sostenuta da un margine di interesse estremamente forte e da un'ulteriore riduzione dei costi, che ha generato una leva operativa positiva". Lo ha affermato l'Ad di UniCredit (BIT:CRDI) Andrea Orcel a proposito dei risultati trimestrali della banca.

In risposta all'aggiornamento sui conti, il titolo sta guadagnando quasi il 5% sul FTSE MIB ad euro 18,51.

Un trimestre chiuso dalla banca di Gae Aulenti con un net interest income di 3,3 miliardi (+44% su base annua), ricavi netti di 5,8 miliardi (+56,5% a/a) e commissioni in calo del 2% pari a 2 miliardi.

Progressiva anche la riduzione del business in Russia, -68% da marzo '22 a 4,2 miliardi di esposizione, con CET1 contabile del 16,05% al netto "della distribuzione approvata di 5,25 miliardi per il 2022 e del dividendo in contanti accantonato nel 1trim23, rispetto al CET1 ratio di 14,91% del quarto trimestre dello scorso anno".

Prosegue, inoltre, il piano di remunerazione, "incrementando gradualmentei dividendi in contanti e il riacquisto di azioni proprie al fine di rafforzare ulteriormente i futuri rendimenti per gli azionisti", fa sapere la banca in nota.

Con 3,34 miliardi di euro di buyback già approvati da autorità e azionisti, "è stata avviata la prima tranche di circa 2,34 miliardi, mentre la seconda tranche di circa 1,0 miliardi è prevista per la seconda metà del 2023".

In questo contesto, ha aggiunto il Ceo Orcel, "il miglioramento delle prospettive macroeconomiche e dei tassi d'interesse, il positivo andamento del business, la nostra trasformazione in atto e le rafforzate linee di difesa ci hanno permesso di aumentare la guidance per il 2023 sulle principali metriche. Prevediamo un utile netto oltre i 6,5 miliardi e una maggiore distribuzione agli azionisti di almeno 5,75 miliardi".

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