ROMA (Reuters) - Il governo italiano ha poco spazio per intervenire nell'Ops di UniCredit (BIT:CRDI) su Banco Bpm (BIT:BAMI) attraverso l'impiego del 'golden power' evocato da alcuni esponenti dell'esecutivo per contrastare l'operazione.
Lo dicono alcune fonti vicine alla questione spiegando che Roma potrebbe ricorrere ai propri poteri speciali per salvaguardare gli asset strategici del paese solamente dettando alcune "prescrizioni blande" al deal, mentre un veto sarebbe difficile da sostenere.
L'offerta di scambio da 10,1 miliardi annunciata da UniCredit lo scorso 25 novembre per l'istituto di Piazza Meda ha provocato l'irritazione del governo, che puntava a far nascere il terzo polo consolidando Mps (BIT:BMPS) con Banco Bpm (BIT:PMII), progetto che la mossa dell'istituto guidato da Andrea Orcel mette a serio rischio.
A poche ore dall'annuncio dell'Ops di UniCredit su Piazza Meda il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti aveva detto che il governo si sarebbe riservato le sue prerogative sull'utilizzo del golden power.
Una posizione più apertamente contraria all'operazione è stata più volte espressa dal vice premier Matteo Salvini, anche se l'altro vice premier, Antonio Tajani, leader di Forza Italia, ha detto ieri di non credere che si possa applicare il golden power.
L'esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha sempre sostenuto che la riprivatizzazione di Mps, salvata con l'intervento pubblico nel 2027, dovrebbe contribuire a rafforzare il sistema bancario italiano preservandone la concorrenza.
Un altro tema caro al governo è il mantenimento del risparmio degli italiani dentro i confini nazionali e su questo fronte Banco Bpm ha in programma di prendere, attraverso un'Opa, il pieno controllo di Anima (BIT:ANIM), il più grande gruppo indipendente del risparmio gestito in Italia partner di Mps.
Secondo una delle fonti anche delle prescrizioni relative all'allocazione del risparmio domestico potrebbero essere oggetto di controversie legali.
La fonte ha aggiunto che il governo avrebbe più spazio di manovra sulle mosse di UniCredit per Commerzbank (ETR:CBKG) in quanto potrebbe imporre delle prescrizioni a un eventuale trasferimento della sede legale o delle funzioni centrali all'estero. UniCredit ha tuttavia escluso di spostare la propria sede in Germania.
L'interesse del governo, dice una fonte, è quello di tutelare l'occupazione ma la richiesta di un chiaro impegno da parte di UniCredit di evitare tagli del personale di Banco Bpm andrebbe oltre il campo di applicazione delle norme Ue che regolano il golden power.
Indirettamente lo stesso obiettivo potrebbe essere ottenuto chiedendo garanzie sul mantenimento delle filiali come modo per garantire la continuità dei servizi al pubblico, ha aggiunto.
Non è stato possibile al momento avere un commento dal Tesoro. Nessun commento da UniCredit.
(Versione italiana Andrea Mandalà, editing Sabina Suzzi)