Investing.com - I listini statunitensi traballano dopo che Amazon ha parlato di un rallentamento dei ricavi della sua unità di cloud computing.
Al momento della scrittura, il Dow Jones Industrial Average sale di 33 punti, pari allo 0,1%, l’S&P 500 va su dello 0,1% e il NASDAQ Composite è in calo dello 0,1%.
Un seguitissimo dato sull’inflazione è salito come previsto, confermando le aspettative che Federal Reserve aumenti i tassi di un altro quarto di punto percentuale la prossima settimana.
L’indice PCE è infatti aumentato del 4,2% a marzo rispetto a un anno fa, rallentando rispetto all’aumento annuale del 5% di febbraio. Su base mensile, l’inflazione è salita dello 0,1%, al di sotto delle aspettative. Escludendo i prezzi dei generi alimentari e dell’energia, l’indice PCE core è aumentato del 4,6% rispetto alle attese di un rialzo del 4,5%.
Le azioni di Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN) crollano del 3,6%, trascinate giù dalle notizie sul cloud computing, che hanno gettato un’ombra sui risultati altrimenti positivi del primo trimestre.
Snap Inc (NYSE:SNAP) registra un tonfo del 19% dopo aver dichiarato che l’andamento della pubblicità continua a pesare sui risultati, e anche Pinterest Inc (NYSE:PINS) ha previsto una crescita dei ricavi del secondo trimestre più lenta del previsto a causa della spesa pubblicitaria. Le sue azioni sono crollate del 14%.
Le notizie sugli utili arrivano tra i segnali di rallentamento dell’economia. Ieri, la lettura sul prodotto interno lordo del primo trimestre ha rivelato un +1,1%, un valore inferiore alle previsioni, facendo temere che l’economia possa entrare in recessione. I trader dei future scommettono su un rialzo dei tassi della Fed la prossima settimana e poi su una pausa nella riunione di giugno.
Nel corso della giornata, la Fed renderà noti i risultati di una revisione interna della sua supervisione della Silicon Valley Bank, fallita a marzo e che ha scatenato il timore di un contagio più ampio nel settore bancario. Il titolo di First Republic Bank (NYSE:FRC), intanto, sale questo venerdì tra le speranze di un accordo.
Il petrolio va a due velocità. I future del greggio WTI restano invariati a 74,73 dollari al barile, mentre i future del Brent vanno su dello 0,1% a 78,31 dollari al barile. I future dell’oro scendono dello 0,3% a 1.992 dollari.