Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei listini statunitensi è vista in lieve rialzo questo giovedì, in ripresa dal tonfo della seduta precedente, con gli investitori che assimilano l’ennesimo forte aumento dei tassi della Federal Reserve e le indicazioni che ne arriveranno altri.
Alle 13:00 CEST, il contratto dei future Dow sale di 90 punti, dello 0,3%, i future S&P 500 vanno su di 8 punti, o dello 0,2% ed i future Nasdaq 100 sono in salita di 20 punti, o dello 0,2%.
I principali indici hanno chiuso in ribasso ieri, quando la banca centrale statunitense ha alzato i tassi di interesse di altri 75 punti base, segnalando che potrebbero arrivare sopra il 4,5% il prossimo anno.
L’indice blue-chip Dow Jones Industrial Average è sceso di oltre 500 punti, o dell’1,7%, l’indice S&P 500 dell’1,7% e l’indice Nasdaq Composite ha segnato -1,8%.
I timori per l’impatto degli aggressivi aumenti dei tassi sull’economia hanno colpito duramente l’azionario.
“Prevediamo una lieve recessione ad inizio 2024. La mossa del FOMC rafforza questa convinzione e il rischio è di una recessione potenzialmente anticipata”, affermano gli analisti di Societe Generale.
Sul fronte economico, i dati sulle richieste settimanali di sussidio di disoccupazione sono attesi alle 14:30 CEST, e nel corso della giornata saranno pubblicati i report sugli utili di Costco (NASDAQ:COST) e Darden Restaurants (NYSE:DRI).
Il titolo Lennar (NYSE:LEN) sale nei premarket sulla scia dei forti risultati del terzo trimestre, grazie ai prezzi record delle proprietà immobiliari.
I prezzi del petrolio sono in ripresa dopo essere scesi vicino ai minimi di due settimane nella seduta precedente, tra gli aumenti delle scorte, l’inasprimento della politica monetaria e il dollaro forte.
Le scorte di greggio USA sono salite di 1,1 milioni di barili la settimana scorsa, in base ai dati della Energy Information Administration. Inoltre, l’aggressività della Federal Reserve ha alimentato i timori di una recessione globale, facendo schizzare il dollaro al massimo di 20 anni e rendendo il greggio più costoso per i titolari di altre valute.
Alle 13:00 CEST, i future del greggio USA salgono dello 0,8% ad 83,64 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va su dello 0,8% a 90,52 dollari. Entrambi i contratti sono scesi di oltre l’1% ieri e si avviano alla prima perdita trimestrale in oltre due anni.
Intanto, i future dell’oro salgono dello 0,1% a 1.676,55 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 0,9869, su dello 0,3%.