OraFinanza - Wall Street prende fiato dopo tre giorni di rally che hanno portato le azioni statunitensi ad un passo dai massimi storici. Dopo i guadagni superiori all’1% della chiusura di ieri per il Nasdaq, oggi i future sull’indice tecnologico ripiegano di circa mezzo punto percentuale quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni, mentre i contratti sul Dow Jones e sullo S&P500 ‘ballano’ intorno la parità.
Il dollaro non si muove molto nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD scambia a 1,04. Il Bitcoin scende ancora e si attesta a 101.500 dollari e l’oro cala (-0,70%) a 2.750 dollari l’oncia (future).
Il rally, dunque, sembra rallentare almeno per oggi dopo che la mossa di Donald Trump di annunciare il progetto Stargate incentrato sull’Intelligenza Artificiale aveva sostenuto soprattutto i titoli tecnologici nella seduta di ieri, anche se sul sentiment pesa ancora il rischio dazi.
Intanto, oggi Trump è atteso al World Economic Forum di Davos ed è previsto parlare quando in Italia saranno le ore 17. "Una nuova area di interesse potrebbe essere il codice fiscale internazionale, dove potrebbe potenzialmente imporre tariffe ai paesi che cercano di promulgare la Global Minimum Tax (dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) - chiaramente qualcosa che hanno in mente i suoi sponsor del settore tecnologico", ipotizzano gli analisti di ING Bank.
"Continuiamo ad aspettarci volatilità a breve termine mentre i mercati reagiscono alle notizie in arrivo su Trump e vediamo un impatto negativo sulle regioni prese di mira se l'amministrazione porta a termine i dazi proposti", spiega Mark Haefele, responsabile degli investimenti presso UBS Global Wealth Management. Nonostante questa panoramica, l’esperto crede “che le azioni statunitensi abbiano spazio per aumentare man mano che continua lo slancio della crescita".
L'imposizione delle tariffe potrebbe minacciare una guerra commerciale globale, pressioni al rialzo sui prezzi e rallentare il ritmo di allentamento della politica monetaria della Federal Reserve. I trader si aspettano che la banca centrale lasci i tassi di interesse invariati per la prima metà del 2025, secondo i dati compilati da LSEG.
In attesa della decisione dell’istituto centrale in programma la prossima settimana, oggi erano previsti i dati sulle nuove richieste di disoccupazione per la settimana terminata il 18 gennaio, risultate 223 mila, in linea con le attese (221 mila) e leggermente oltre il dato precedente (217 mila).
Ford Motor (+0,10%): sta richiamando 272.817 veicoli negli Stati Uniti per problemi di guasto alla batteria, secondo quanto comunicato oggi dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA).
Nvidia (-2%) e Micron Technology (-3%): la concorrente sudcoreana SK Hynix ha avvisato di un calo più marcato della domanda di chip di memoria di base, anche se prevede che le vendite dei suoi semiconduttori di fascia alta utilizzati nei chipset di intelligenza artificiale generativa saranno più che raddoppiate quest'anno.
American Airlines (-6%): prevede per il 2025 un utile per azione rettificato compreso tra 1,70 e 2,70 dollari, inferiore alle stime medie degli analisti di 2,42 dollari (dati LSEG).
Electronic Arts (-11%): prevede per l'anno fiscale 2025 ricavi netti compresi tra 7 e 7,15 miliardi di dollari, in calo rispetto alla precedente previsione di 7,5 e 7,8 miliardi e inferiori ai 7,69 miliardi previsti dagli esperti (dati LSEG).
AST SpaceMobile (-13%): annunciato il prezzo delle obbligazioni convertibili da 400 milioni di dollari offerte privatamente e con scadenza 2032 a circa 26,99 dollari per azione e comprendente un premio del 20% circa rispetto all'ultima chiusura.
Alaska Air Group (+4%): utile del 4° trimestre per 97 centesimi per azione, oltre le stime degli analisti di 44 centesimi (dati LSEG).
Netflix (NASDAQ:NFLX)
UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato da 1.040 a 1150 dollari.
Apple (NASDAQ:AAPL)
Goldman Sachs (NYSE:GS): ‘buy’ e target price ridotto da 286 a 280 dollari.
Meta
Wedbush: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 680 a 700 dollari.
IBM
JPMorgan Chase: ‘neutral’ e target price aumentato da 227 a 233 dollari.