Investing.com - I futures dell’oro sono in salita negli scambi della mattinata europea di questo mercoledì, dopo essere scesi al minimo di quasi due settimane nella notte, mentre gli investitori continuano a tenere d’occhio l’andamento del dollaro.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, interrompe i sei giorni di impennata nei primi scambi di questo mercoledì, scendendo a 93,99, dopo essere schizzato a 94,33 ieri, il massimo dal 28 aprile.
Il biglietto verde è tornato sotto il livello di 109 contro lo yen, poiché gli investitori hanno bloccato i profitti seguiti all’impennata dopo i commenti su un possibile intervento da parte del governo nipponico.
L’indebolimento del dollaro in genere favorisce l’oro, dal momento che aumenta l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più economiche per i titolari di altre valute.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a giugno sale dello 0,9% al massimo giornaliero di 1.276,10 dollari l’oncia troy, prima di ridurre i guadagni e attestarsi a 1.274,75 dollari alle 06:30 GMT, o alle 02:30 ET, in salita di 9,95 dollari, o dello 0,79%.
Ieri, l’oro è crollato a 1.258,30 dollari, il minimo dal 28 aprile per via del rafforzamento del dollaro e dei titoli azionari globali che ha pesato sull’appeal del metallo prezioso.
Il prezzo del metallo giallo è schizzato di quasi il 19% quest’anno, nelle speculazioni che la Federal Reserve possa mantenere un approccio più lento e cauto nell’alzare i tassi di interesse.
L’oro risente dell’andamento dei tassi USA, dal momento che i tassi alti farebbero aumentare il costo di investimenti senza rendimento come i lingotti. Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori per il prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti in un breve lasso di tempo.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a luglio balzano di 24,8 centesimi, o dell’1,45%, a 17,34 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata londinese, mentre i futures del rame sono in salita di 1,8 centesimi, o dello 0,86%, a 2,115 dollari la libbra.