Dopo nove mesi di dibattito a livello nazionale sul tema delle Initial Coin Offering (ICO) e delle criptovalute, quest'oggi la Commissione nazionale per le società e la Borsa (Consob), l'organo che in Italia si occupa di regolamentare il mercato mobiliare e tutelare gli interessi degli investitori, ha pubblicato il suo rapporto finale relativo a "offerte iniziali e scambi di cripto-attività".
A marzo dello scorso anno l'istituzione aveva divulgato un "Documento per la discussione", al fine di promuovere un confronto pubblico proprio sulla tematica degli investimenti in criptovalute. "Il Bitcoin non è oggetto di questa discussione", aveva al tempo sottolineato Paolo Ciocca, Commissario della Consob.
Il 21 maggio, presso l'Università Bocconi, si è tenuta un'audizione pubblica alla quale hanno preso parte oltre 200 partecipanti. La consultazione si è chiusa il 5 giugno 2019 con 61 risposte pervenute (8 da esponenti del mondo accademico, 4 da associazioni di categoria, 7 da associazioni di categoria FinTech, 2 da operatori di mercato incumbent, 12 da operatori di mercato FinTech, 25 da studi legali e professionali, 3 da persone fisiche): l'ultimo report della Consob fornisce un riscontro finale proprio su questo incontro.