ROMA (Reuters) - Con 368 voti favorevoli e 105 contrari, la Camera dei deputati ha votato stasera la fiducia al governo di Paolo Gentiloni.
Assenti, in segno di protesta, il Movimento 5 Stelle e la Lega.
Anche il gruppo Ala-Scelta Civica non ha votato, dopo gli screzi con il nuovo esecutivo che, pur aumentando i dicasteri, non ne ha assegnato nessuno a loro. Ala -- guidato dall'ex Forza Italia toscano, Denis Verdini, e dal vice ministro uscente del Tesoro Enrico Zanetti -- era entrato a far parte integrante della maggioranza sostenendo in più occasioni il governo uscente di Matteo Renzi.
Domani toccherà al Senato esprimersi sull'esecutivo sorto dopo la sconfitta di Renzi al referendum costituzionale del 4 dicembre.
Qui la maggioranza sulla quale può contare il nuovo esecutivo è molto più esigua, specie se i verdianiami manterranno il proposito di non votare la fiducia.
La maggioranza assoluta in Senato è 161 e sulla carta il governo ha l'appoggio di 169-170 senatori: 112 del Pd, 29 di Area popolare, 19 del gruppo per le Autonomie e, secondo quanto spiega una fonte politica, altri 10 senatori che siedono tra i banchi del gruppo misto e di Gal.
Nell'ultima fiducia a Renzi, chiesta sulla legge di Bilancio il 7 dicembre, i voti favorevoli sono stati 173.
La chiama a Palazzo Madama è prevista alle 15,00, quindi il risultato sarà noto intorno alle 16,00.
Il primo banco di prova per Gentiloni potrebbe essere il salvataggio di Mps (MI:BMPS) <BMPS,MI>. Se l'ultimo tentativo di portare avanti il piano di mercato da 5 miliardi dovesse fallire, all'esecutivo non resterebbe che intervenire attraverso una ricapitalizzazione precauzionale, imponendo oneri agli investitori che hanno sottoscritto obbligazioni subordinate della banca. Il ministero dell'Economia sta negoziando con la Commissione europea forme di indennizzo per i bondholder retail.
Il Consiglio dei ministri dovrebbe riunirsi tra venerdì 16 e lunedì 19 dicembre per completare la squadra di governo con la nomina di vice ministri e sottosegretari.
(Giuseppe Fonte)