Investing.com – Cgia di Mestre ha rilevato che per le microimprese con meno di 10 dipendenti, nel corso del 2013, la pressione fiscale ha subito un aggravio che le porta fino al 63% di pressione fiscale.
Questa categoria di aziende compone il 95% del tessuto industriale italiano ed, escludendo i lavoratori del pubblico impiego, danno lavoro al 47,20% degli italiani, producendo il 31,40% del Prodotto Interno Lordo del Paese.
Il segretario della Cgia, Bortolussi, ha commentato: “gli aumenti di tassazione registrati negli ultimi anni sono da attribuire in particolar modo all'aumento dei contributi previdenziali in capo ai lavorator iautonomi, all'introduzione dell'Imu e della Tares. Questi aggravi sono stati attenuati dal Salva Italia, che ha previsto la deducibilità dal reddito di impresa dell'Irap relativa al costo del lavoro e della Legge di Stabilità del 2013 che ha ulteriormente elevato le deduzioni Irap legate al numero dei dipendenti. In linea di massima abbiamo riscontrato che all'aumentare del numero dei dipendenti diminuisce lo svantaggio fiscale. Oltre la soglia dei dieci dipendenti la situazione si inverte; nel rapporto dare/avere con il fisco, le aziende cominciamo a guadagnare. Peccato che al di sotto di questa soglia troviamo il 95% delle imprese italiane”.