MILANO (Reuters) - La società Expo e il suo direttore generale Christian Malangone hanno chiesto oggi al gup Chiara Valori di essere giudicati con rito abbreviato, nell'ambito del procedimento sulle presunte pressioni fatte dal governatore della Lombardia Roberto Maroni affinché due sue ex-collaboratrici ottenessero rispettivamente un incarico lavorativo e un viaggio.
Lo riferiscono fonti legali.
Gli altri imputati, il capo della segreteria di Maroni, Giacomo Ciriello, il segretario generale del Pirellone e presidente di Ferrovie Nord Andrea Gibelli e Mara Carluccio, ex collaboratrice di Maroni, hanno invece deciso di farsi giudicare col rito ordinario, spiegano le fonti.
Il giudice deciderà il prossimo 20 novembre sulle richieste di rinvio a giudizio presentate per tutti gli imputati -- che hanno sempre respinto gli addebiti -- dal pm Eugenio Fusco.
Il processo a Maroni, che aveva chiesto nelle scorse settimane di essere giudicato con rito immediato per dimostrare la legittimità del suo comportamento, inizierà invece il prossimo primo dicembre.
Le accuse a vario titolo sono turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e induzione indebita.
La società Expo è indagata per violazione della legge 231 sulla responsabilità amministrativa degli enti.