(Reuters) - Il responsabile uscente della politica estera dell'Unione europea Josep Borrell ha invitato tutti gli Stati membri dell'Ue a rispettare le decisioni della Corte penale internazionale (Cpi), compreso il mandato di arresto contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
"Non possiamo indebolire la Corte penale internazionale. È l'unico modo per avere una giustizia globale", ha detto ai giornalisti a Bruxelles Borrell, il cui mandato come Alto rappresentante dell'Ue termina questo mese.
"Non sono politici. E' un organo giuridico, formato da persone rispettate che sono le migliori tra i giudici".
La scorsa settimana la Cpi ha emesso mandati di arresto per Netanyahu, il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant e un leader di Hamas, per presunti crimini di guerra e contro l'umanità nel conflitto di Gaza.
Sebbene tutti gli Stati membri dell'Ue abbiano firmato il trattato istitutivo della Corte penale internazionale, ieri la Francia ha detto di ritenere che Netanyahu goda di immunità nei confronti delle azioni della Cpi, in quanto Israele non ha firmato lo statuto della corte.
L'Italia ha detto che non è possibile arrestare Netanyahu finché rimarrà a capo del governo israeliano.
I giudici della Corte penale internazionale hanno detto che ci sono motivi ragionevoli per ritenere che Netanyahu e Gallant siano penalmente responsabili di atti quali l'omicidio, la persecuzione e la morte per fame come arma di guerra, nell'ambito di un "attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza".
Israele, che ha lanciato la sua offensiva a Gaza in risposta all'attacco mortale di Hamas contro le comunità israeliane meridionali il 7 ottobre 2023, ha detto che farà appello contro i mandati di cattura per Netanyahu e Gallant.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Sabina Suzzi)