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Forex - Indice del dollaro al massimo di 9 mesi dopo i dati USA

Pubblicato 31.07.2014, 14:59
L’indice del dollaro continua a salire e raggiunge il massimo di 9 mesi
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Investing.com - Il dollaro è in salita al massimo di nove mesi contro il paniere delle altre principali valute questo giovedì dopo i dati che hanno mostrato che l’indice del costo del lavoro USA è salito al ritmo più veloce dal settembre 2008 nel secondo trimestre.

Il dollaro ha continuano a salire dopo le dichiarazioni del Dipartimento per il Lavoro secondo cui l’indice del costo del lavoro è salito dello 0,7% nel trimestre conclusosi a giugno, dopo la crescita dello 0,3% nel primo trimestre. Gli analisti avevano previsto un aumento dello 0,5%.

Nel report si legge inoltre che gli stipendi sono aumentati dello 0,6% nel secondo trimestre.

Allo stesso tempo, il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione la scorsa settimana è aumentato di 23.000 unità a 302.000 dal totale rivisto della settimana precedente di 279.000 unità. Gli analisti avevano previsto un aumento di 22.000 unità a 301.000 unità.

I report seguono di un giorno i dati ufficiali che hanno mostrato un deciso miglioramento dell’economia statunitense nel secondo trimestre, alimentando le speculazioni sulla tempistica di un eventuale aumento dei tassi di interesse USA.

L’attenzione degli investitori è rivolta ora al report di luglio sull’occupazione non agricola USA previsto per domani, in seguito alle dichiarazioni di ieri della Federal Reserve secondo cui è presente ancora una certa quantità di forza lavoro inutilizzata nel mercato del lavoro, nonostante i recenti miglioramenti della crescita dell’occupazione.

L’euro è sceso ad un nuovo minimo di otto mesi contro il dollaro, con EUR/USD giù dello 0,13% a 1,3378.

Stamane, i dati ufficiali hanno mostrato che il tasso annuo di inflazione nella zona euro ha subito una contrazione al minimo di cinque anni dello 0,4% a luglio, dallo 0,5% di giugno, incrementando ulteriormente le pressioni sulla Banca Centrale Europea affinché implementi nuove misure di stimolo per sostenere la crescita e contenere la minaccia di deflazione nel blocco della moneta unica.

In un secondo report si legge che il tasso di disoccupazione nella zona euro è sceso all’11,5% a giugno dall’11,6% di maggio. Si tratta del tasso più basso dal settembre 2012.

Il cambio USD/JPY sale dello 0,11% al massimo di quasi tre mesi di 102,93, mentre il cambio USD/CHF è vicino al massimo di sei mesi di 0,9094.

La sterlina è scesa ad un nuovo minimo di un mese e mezzo, con GBP/USD giù dello 0,27% a 1,6866.

Il dollaro australiano, neozelandese e canadese sono scambiati ai minimi plurimensili, con AUD/USD giù dello 0,42% a 0,9290, NZD/USD in calo dello 0,11% a 0,8481 e USD/CAD in salita dello 0,19% a 1,0918.

Il dollaro canadese non ha risentito dei dati che hanno mostrato una crescita dello 0,4% del prodotto interno lordo a maggio, contro le previsioni di un aumento dello 0,3%, ad un tasso annuo del 2,3%.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, ha toccato il massimo di 81,66, il massimo dal 12 settembre.

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