WASHINGTON (Reuters) - I Repubblicani del Congresso Usa ammettono di non avere i voti sufficienti per smantellare l'Obamacare, la riforma sanitaria voluta sette anni fa dall'ex presidente, Barack Obama, e fortemente osteggiata dalla nuova amministrazione guidata da Donald Trump.
Mentre la caccia ai voti procede frenetica, lo speaker della Camera, Paula Ryan, è stato costretto a comunicare a Trump che non ci sono i voti sufficienti per far passare il provvedimento messo a punto per superare la riforma, riferiscono media Usa.
La defezione di parte dei Repubblicani fa seguito alla decisione di Trump di interrompere i negoziati per guadagnare maggiore consenso all'interno del suo partito. Il presidente ha lanciato ieri un ultimatum ai dissidenti: sostenere il provvedimento da lui sostenuto o tenersi l'Obamacare.
"Vedremo come andrà", ha commentato Trump alla Casa Bianca spiegando che Ryan non rischia il posto, a prescindere da come andrà,
Il voto è fissato comunque per le 15,30 (21,30 italiane) di oggi.
La riforma votata durante la presidenza Obama consente, in un sistema sanitario prevalentemente privato, di ampliare la copertura sanitaria offerta ai cittadini statunitensi.
((Redazione Roma, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 06 85224245, Reuters Messaging: francesca.piscioneri.reuters.com@reuters.net))
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