MILANO (Reuters) - Il fondo Atlante 2 ha superato la dimensione minima degli impegni formali prevista dal regolamento per avviare la sua operatività, raccogliendo ad oggi adesioni per un importo pari 1,715 miliardi di euro.
Lo dice una nota di Quaestio Capital Sgr che gestisce il fondo, limitandosi a specificare che le adesioni sono arrivate da "diverse istituzioni finanziarie".
Il primo closing è previsto per la fine di settembre 2016 con impegni previsti per quella data tra 2,5 e 3 miliardi. L'obiettivo, dopo il primo closing, è di arrivare a 3-3,5 miliardi entro il termine ultimo di sottoscrizione fisssato al 31 luglio 2017.
Tra i soggetti che hanno già aderito vi è Atlante 1 con "una parte rilevante delle sue disponibiloità residue", spiega una fonte vicina alla situazione, aggiungendo che non tutti i soggetti che hanno esplictato il loro impegno in Atlante 2 lo hanno a oggi formalizzato. "Lo faranno entro settembre".
A differenza del primo fondo, Atlante 2 può investire solamente in Npl e strumenti collegati ad operazioni in Npl come per esempio warrant. Il fondo investirà in tranche junior e mezzanine, emesse da veicoli costituiti per l'acquisito di portafogli di Npl provenienti da più banche italiane, con un obiettivo di rendimento in linea con quello delle emissioni obbligazionarie con rating singola 'B'.
Da quanto emerso nei giorni scorsi la società per la gestione di attività (Sga), controllata dal ministero dell'Economia, ha deciso di investire 450 milioni, Cdp tra i 200 e 250 milioni, Unipol (MI:UNPI) 100 milioni, Poste Italiane (MI:PST) 200 milioni, Generali (MI:GASI) 200 milioni, UniCredit (MI:CRDI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) circa 300 milioni complessivi e Banca Mediolanum (MI:BMED) 10 milioni.
Anche Mediobanca (MI:MDBI) ha detto di essere pronta ad intervenire in Atlante 2.
(Andrea Mandalà)