BERLINO (Reuters) - La Germania si prepara a tenere le elezioni anticipate il 23 febbraio, a undici settimane dalla crisi del governo di coalizione guidato da Olaf Scholz che, secondo fonti, potrebbe chiedere al Parlamento il voto di fiducia il 16 dicembre per sancire la sua decadenza da cancelliere.
La data scelta è un compromesso tra l'opposizione conservatrice, che voleva votare a gennaio per paura di lasciare la Germania senza timone in un momento di crisi economica e diplomatica, e Scholz, che avrebbe preferito votare a metà marzo per dare ai partiti più tempo per prepararsi.
Un insieme di fattori come l'inflazione, l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, la crescente concorrenza cinese e il ritorno negli Stati Uniti del presidente eletto Donald Trump ha provocato una tempesta perfetta in Germania, la cui economia, la prima in Europa, è cresciuta grazie alle riserve energetiche e a un contesto di politica internazionale aperta agli scambi commerciali.
A testimonianza di questo, l'indice dell'istituto Zew che misura il morale degli investitori è calato a 7,4 punti, dai 13,1 punti di ottobre, una flessione molto più marcata di quanto previsto dagli analisti.
"L'esito delle elezioni presidenziali statunitensi è probabilmente il motivo principale", ha detto il presidente dello Zew, Achim Wambach.
Un governo con una chiara maggioranza sarebbe in grado di gestire meglio temi come il tetto al debito - che secondo molti economisti è la causa del basso tasso di investimenti del Paese - o la assegnazione di fondi per i settori strategici.
Friedrich Merz, leader dei cristiano-democratici della Cdu e al momento favorito nei sondaggi come prossimo cancelliere, ha finora escluso l'eliminazione del tetto al debito e ha promesso un'importante riforma fiscale.
"È importante che si vada a nuove elezioni il prima possibile", ha detto alla tv pubblica Carsten Linnemann, segretario generale del partito dei cristiano-democratici di Merz, prima che la data del voto fosse resa nota.
Il voto del 16 dicembre, durante il quale il Parlamento toglierà la fiducia a Scholz, porterà il presidente Frank-Walter Steinmeier a indire nuove elezioni.
Scholz, che per ora guida un governo di minoranza con l'appoggio dei Verdi, spera prima di lasciare l'incarico di ottenere dall'opposizione il sostegno necessario ad approvare leggi che proteggano la Corte Costituzionale dall'estrema destra e che aumentino i fondi per l'Ucraina.
Il suo governo è caduto dopo mesi di lotte tra socialisti (Spd) e verdi con gli ormai ex partner di coalizione, i liberali dell'Fdp, che hanno chiesto tagli alla spesa superiori a quanto gli alleati di sinistra fossero disposti ad accettare.
I conservatori di Merz sono in ampio vantaggio nei sondaggi, ma in un'epoca di alta volatilità nell'elettorato, sia l'Spd che i Verdi insistono, almeno pubblicamente, sulla possibilità di recuperare abbastanza terreno nei prossimi tre mesi per superare Merz.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)