MILANO (Reuters) - I Paesi devono cooperare in maniera più stretta e l'Unione europea deve adottare decisioni più rapide e regole più chiare per rendere il settore spaziale Ue competitivo e più adatto alle esigenze degli investitori.
È quanto hanno detto il presidente dell'agenzia spaziale italiana (Asi) e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, a margine del Congresso internazionale di Astronautica.
"C'è sempre bisogno di cooperazione e collaborazione tra i Paesi europei in questo settore, affinché (la Ue) sia protagonista, nel medio e lungo termine", ha detto a Reuters il presidente dell'Asi Teodoro Valente.
"Nessun Paese europeo è in grado di sostenere da solo l'onere finanziario", ha detto Valente, aggiungendo che la collaborazione deve essere bilanciata da "un sano meccanismo di concorrenza" per garantire l'efficienza.
Valente ha affermato che l'Europa sta lavorando per "creare una massa critica sufficiente", ma il processo decisionale, la definizione delle priorità e l'attuazione dei programmi devono essere migliorati per poter far fronte al livello di concorrenza internazionale.
Il ministro Urso ha ribadito i commenti di Valente e ha chiesto regole più chiare a livello europeo.
"La regolamentazione Ue dovrebbe tenere conto delle normative nazionali e creare un quadro più armonizzato", ha detto Urso ai giornalisti.
"Lo spazio è uno dei settori su cui l'Europa deve puntare per essere competitiva a livello globale", ha detto Urso, aggiungendo che l'Ue deve investire in modo significativo, ponendo particolare attenzione al settore dei lanciatori.
L'Europa è tornata nello spazio a luglio con il lanciatore Ariane 6 che ha effettuato una serie di test, ma la capacità europea ha continuato ad essere limitata dopo l'interruzione dei legami con la Russia in seguito alla guerra in Ucraina.
Il razzo italiano Vega-C dovrebbe tornare in volo a dicembre dopo le correzioni apportate dall'Agenzia spaziale europea dopo il fallimento di un lancio.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)