LONDRA (Reuters) - Il petrolio scambia intorno ai 42 dollari al barile, ed è impostato per archiviare la settimana in ribasso, con l'aumento dei casi di coronavirus in Europa e negli Usa e l'incremento della produzione in Libia ad alimentare i timori per la domanda.
Ieri diversi stati Usa hanno registrato un incremento record dei casi giornalieri, mentre la Francia ha esteso il coprifuoco a due terzi della popolazione, in un quadro in cui la seconda ondata della pandemia travolge l'Europa.
Alle 10,50 i futures sul Brent sono in ribasso di 4 centesimi o dello 0,1% a 42,43 dollari al barile, dopo aver chiuso in rialzo dell'1,7% ieri. I futures sul greggio Usa cedono 8 centesimi, o lo 0,2%, s 40,56 dollari al barile. Entrambi i contratti sono impostati per chiudere la settimana in ribasso per la prima volta in tre settimane.
La produzione in Libia, che da gennaio era stata interrotta a causa di disordini, ha raggiunto i 500.000 barili al giorno e aumenterà ulteriormente per la fine di ottobre.
Ieri il presidente russo Vladimir Putin ha detto che Mosca non esclude l'estensione dei tagli alla produzione proposti dall'Opec+ se le condizioni di mercato dovessero legittimare questa scelta.
Un incremento della produzione, infatti, potrebbe rivelarsi una mossa prematura alla luce della seconda ondata di contagi, del rallentamento della ripresa della domanda e dell'indebolimento dei prezzi.
(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)