(ANSA) - CAGLIARI, 3 NOV - Cooperazione colpita dalla crisi un pò in ritardo. Ma pur sempre colpita, anche se non affondata. Ora si scorge la fine. Ma bisogna ancora stringere i denti. È il messaggio lanciato a Cagliari dal vicepresidente nazionale di Legacoop, Roberto Negrini, in occasione dei 130 anni di vita dell'organizzazione. Le cifre: 15mila aderenti, 85 miliardi di fatturato (con un aumento del 4% nel 2015), 500mila occupati (+2,5% nel 2015), 9,4 milioni di soci.
"Siamo in una fase di passaggio, si intravede uno spiraglio - spiega Negrini all'ANSA, prima del via alla tre giorni di incontri e dibattiti in programma nel capoluogo nella sede della Fondazione Sardegna - la crisi si è palesata un pò in ritardo nel nostro mondo. Causando danni soprattutto nel settore delle costruzioni e nel comparto che gravita intorno alla casa. Pensiamo al ridimensionamento in alcune zone storicamente forti, come l'Emilia Romagna, nel settore degli infissi". I segnali di ripresa? "Soprattutto nella ristorazione e nell'agroalimentare.