(Reuters) - Di seguito gli aggiornamenti sul conflitto in corso in Medio Oriente:
16,10 - I ministri degli Esteri dell'Unione europea lunedì prossimo discuteranno per definire una posizione comune su come interagire con la Siria nel processo di trasformazione del Paese dopo la caduta di Bashar al-Assad.
Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri francese.
13,40 - Papa Francesco ha incontrato il presidente palestinese Mahmoud Abbas in Vaticano, il loro primo incontro di persona in tre anni, con il pontefice che è diventato più esplicito nelle sue critiche alla campagna militare di Israele a Gaza.
I due hanno avuto un colloquio privato di mezz'ora, ha dichiarato il Vaticano, senza fornire altri dettagli sull'incontro.
In un comunicato si legge che Abbas ha incontrato anche i massimi funzionari diplomatici della Chiesa cattolica per discutere della "gravissima situazione umanitaria a Gaza, dove si spera che ci sia un cessate il fuoco e il rilascio di tutti gli ostaggi il prima possibile".
Abbas ha dichiarato in un comunicato di avere ringraziato il Papa "per le sue posizioni a sostegno del raggiungimento di una giusta pace in Palestina basata sulla soluzione dei due Stati".
13,20 - Il viceministro degli Esteri russo ha detto che le relazioni bilaterali tra Mosca e Ankara non si sono deteriorate dopo la crisi in Siria.
"Siamo in contatto con la Turchia su tutte le questioni", ha detto Alexander Grushko, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa russa Interfax.
11,30 - Più di 44.835 palestinesi sono stati uccisi e 106.356 feriti nell'offensiva militare israeliana su Gaza dal 7 ottobre 2023, ha dichiarato il ministero della Salute di Gaza in un comunicato.
8,00 - Per la prima volta in un anno, israeliani e palestinesi stanno segnalando nuovi sforzi per raggiungere un accordo di cessate il fuoco, anche limitato, che sospenda i combattimenti a Gaza e restituisca a Israele alcuni degli ostaggi ancora detenuti nell'enclave palestinese.
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha detto in una telefonata al suo omologo statunitense Lloyd Austin che c'è ora la possibilità di un nuovo accordo che consenta il ritorno di tutti gli ostaggi, compresi i cittadini statunitensi, ha affermato l'ufficio di Katz.
(Tradotto da Redazione Danzica, editing Redazione Milano/Roma)