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MEDIO ORIENTE: Sanchez esorta stop vendita armi a Israele

Pubblicato 11.10.2024, 12:05
Aggiornato 11.10.2024, 12:10
© Reuters. Papa Francesco incontra il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez in Vaticano, 11 ottobre 2024.    Vatican Media/Handout via REUTERS

(Reuters) - Di seguito gli aggiornamenti sul conflitto in corso in Medio Oriente:

11,45 - Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha esortato la comunità internazionale a smettere di vendere armi a Israele, condannando gli attacchi dell'esercito israeliano contro le forze di pace delle Nazioni Unite in Libano.

La Spagna ha 650 peacekeepers impegnati in Libano ed è un generale spagnolo a guidare la missione.

"Permettetemi a questo punto di criticare e condannare gli attacchi che le forze armate israeliane stanno compiendo contro la missione delle Nazioni Unite in Libano", ha detto Sanchez, il cui Paese ha espresso critiche verso Israele nella recente escalation del conflitto in Medio Oriente, dopo un incontro con Papa Francesco in Vaticano.

10,00 - Un'indagine delle Nazioni Unite ha concluso che Israele ha eseguito un piano coordinato per distruggere il sistema sanitario di Gaza, azioni che rappresentano sia crimini di guerra che il crimine contro l'umanità di sterminio di massa.

Un comunicato da parte di Navi Pillay, ex alta Commissaria per i diritti umani, ha accusato Israele di "attacchi incessanti e deliberati contro il personale e le strutture mediche" nel corso della guerra, iniziata un anno fa in seguito all'attacco del 7 ottobre da parte di miliziani di Hamas in Israele meridionale.

© Reuters. Papa Francesco incontra il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez in Vaticano, 11 ottobre 2024.    Vatican Media/Handout via REUTERS

"In particolare, i bambini hanno subito i peggiori effetti di questi attacchi, soffrendo sia direttamente che indirettamente dal collasso del sistema sanitario", ha detto Pillay, in un documento di 24 pagine che esamina i primi 10 mesi del conflitto, che sarà presentato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 30 ottobre.

La missione diplomatica di Israele a Ginevra si è opposta alle conclusioni dell'indagine, definendole oltraggiose.

(Tradotto da Redazione Danzica, editing redazione Milano/Roma)

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