BRUXELLES (Reuters) - Il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha detto oggi che l'alleanza atlantica cercherà di evacuare altri afghani e di mantenere i contatti con i talebani, a patto che dimostrino di meritare aiuti e riconoscimento internazionale.
La Turchia, Stato membro della Nato che ha gestito per sei anni l'aeroporto di Kabul, si è offerta di collaborare per rendere l'aeroporto nuovamente operativo, ora che le truppe degli Stati Uniti e degli altri membri della Nato hanno abbandonato l'Afghanistan. Anche il Qatar ha offerto il proprio aiuto.
Stoltenberg ha detto di aver discusso la questione con l'emiro del Qatar Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani e con il ministro degli Esteri della monarchia del Golfo.
Il Segretario generale della Nato ha anche ricordato che molti afghani che hanno cooperato con le forze internazionali e che potrebbero pertanto divenire bersagli per i talebani sono ancora in Afghanistan.
"Un contatto operativo con i talebani è necessario per portare fuori le persone", ha detto Stoltenberg in un'intervista a Reuters. "La Nato è riuscita ad evacuare la maggior parte del personale che ha collaborato con l'alleanza. Ma molte persone sono rimaste nel paese e continueremo a lavorare per tirarli fuori".
Stoltenberg ha poi invitato a non attendersi un rapido riconoscimento internazionale del governo talebano, a più di due settimane dalla conquista di Kabul da parte della milizia islamica e dalla conclusione del ventennale coinvolgimento delle forze occidentali nel paese.
Secondo il Segretario generale Nato è troppo presto per esprimere un giudizio sulla nomina del cofondatore del gruppo, il Mullah Abdul Ghani Baradar, a capo del nuovo governo.
"Dobbiamo giudicarli per le loro azioni, non per le loro parole", ha detto Stoltenberg. "Li riterremo responsabili per ciò che hanno promesso, in merito all'impedire che l'Afghanistan diventi nuovamente un rifugio per i terroristi internazionali, in merito ai diritti umani e particolarmente ai diritti delle donne, e in merito al passaggio libero" alle frontiere.
Stoltenberg, ex primo ministro della Norvegia, ha reiterato l'impegno di molti governi occidentali a richiedere moderazione ai talebani, che - durante il periodo in cui controllarono l'Afghanistan tra il 1996 e il 2001- imposero una versione particolarmente severa della legge islamica, in particolare riguardo la repressione delle donne".
"Useremo la nostra influenza, politica, diplomatica e finanziaria sul gruppo che esercita controllo in Afghanistan, e rimarremo uniti", ha spiegato.
Stoltenberg ha detto che la Nato e la comunità internazionale discuteranno il riconoscimento diplomatico "per mettere tutta la pressione possibile sul governo talebano".
(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Roma Giselda Vagnoni)