ROMA (Reuters) - Anche la tredicesima votazione per eleggere due giudici della Corte costituzionale e due consiglieri del Csm si è risolta oggi in un nulla di fatto in Parlamento, con i candidati dei due partiti maggiori, Pd e Forza Italia, che non hanno raggiunto il quorum.
Nonostante gli appelli - ultimo quello di ieri - del Capo dello Stato ai deputati e ai senatori perché superino "pregiudizi settari" verso la parte politica avversa, la coppia in lizza per la Consulta, Luciano Violante del Pd e Donato Bruno di Forza Italia non ce l'ha fatta neppure oggi: 542 voti sono andati al primo e 527 al secondo a fronte di un quorum necessario di 570. Idem per i candidati al Csm.
Il quattordicesimo tentativo di arrivare alle nomine è rinviato a martedì prossimo, per permettere ai vertici dei partiti di cercare nuovi nomi su cui far convergere i voti della maggioranza e di almeno parte dell'opposizione, dopo che le indicazioni sul tandem Violante-Bruno sono state disattese nell'urna anche da parlamentari Pd e Fi, in una "fronda" che ricorda le resistenze ai progetti di riforme istituzionali e della legge elettorale voluti dal premier Matteo Renzi e dal leader forzista Silvio Berlusconi.