MILANO (Reuters) - Le forze dell'ordine europee hanno arrestato 43 persone e confiscato 520 milioni di euro nell'ambito di un'indagine su un'associazione a delinquere volta a evadere l'Iva attraverso il riciclaggio di denaro e l'attività mafiosa.
Lo hanno detto gli uffici della procura europea (Eppo) e la polizia.
L'indagine riguarda la frode fiscale nel commercio di prodotti informatici e dispositivi elettronici all'interno dell'Ue e coinvolge circa 400 aziende e 200 indagati, principalmente in Italia e in diversi Paesi europei, ma anche negli Emirati Arabi.
Secondo i procuratori europei, gli arrestati sono anche accusati di aver favorito la camorra e Cosa nostra investendo i loro utili in frodi all'Iva.
Negli ultimi anni, molte indagini hanno dimostrato come i mafiosi abbiano spostato aggressivamente la loro attività nel mondo del crimine finanziario, dove è più facile mantenere un basso rischio e un basso profilo.
"È passato un po' di tempo da quando abbiamo iniziato a suonare il campanello d'allarme sul pesante coinvolgimento di pericolosi gruppi della criminalità organizzata nelle frodi al bilancio dell'Ue", ha affermato in un comunicato il procuratore capo europeo Laura Kövesi.
"Ora abbiamo fatto luce su un primo caso di tale portata", ha dichiarato, aggiungendo che non c'è divisione tra "il mondo dei criminali veramente cattivi e pericolosi che contrabbandano droga e trafficano persone da una parte; e il mondo dei criminali dal colletto bianco, che 'semplicemente' corrompono e riciclano denaro, dall'altra".
Degli arrestati, 34 sono detenuti in carcere e nove agli arresti domiciliari, mentre ad altri quattro è stato vietato di lavorare. Alcuni degli arresti sono stati effettuati nella Repubblica Ceca, nei Paesi Bassi, in Spagna e in Bulgaria, ha riferito l'Eppo in un comunicato.
La Guardia di finanza ha detto di aver trovato fatture false da parte delle aziende coinvolte per un ammontare di 1,3 miliardi di euro dal 2020 al 2023.
Oltre al denaro, le Fiamme Gialle hanno confiscato anche complessi immobiliari sulle riviere siciliana e ligure, sul lago di Como e a Milano.
Secondo quanto detto dall'Eppo, in Italia sono state effettuate oltre 160 perquisizioni, mentre ulteriori ispezioni e confische sono state condotte in Spagna, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia, Bulgaria, Cipro e Paesi Bassi, nonché in Svizzera e negli Emirati Arabi.
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e la premier Giorgia Meloni si sono congratulati con le autorità di polizia e i pubblici ministeri.
(Tradotto da Claudio Leonel Piacquadio, editing Francesca Piscioneri)