di Massimiliano Di Giorgio
ROMA (Reuters) - Prima sconfitta parlamentare per il governo giallo-verde a due mesi dal suo insediamento.
La commissione parlamentare di Vigilanza sui servizi radiotelevisivi ha bocciato l'elezione a presidente della Rai di Marcello Foa, il candidato proposto dai partiti di governo Lega e M5s. Il leader del Carroccio Matteo Salvini ha detto che intende riproporre il suo nome, ma sia il Pd che Forza Italia hanno detto che ciò creerebbe "problemi giuridici".
Dato che per eleggere il presidente di viale Mazzini serve una maggioranza qualificata, è probabile dunque che la maggioranza debba cercare un'intesa con l'opposizione o almeno con il centrodestra.
Foa era stato votato ieri dal cda Rai, ma oggi in Parlamento non è riuscito a ottenere i necessari due terzi dei voti della commissione di vigilanza, fermandosi a 22 sì su 40 membri.
Il giornalista 58enne, che resta per il momento in cda come consigliere anziano, ha preso atto della decisione e si è messo a "disposizione" del cda, invitandolo a indicargli "quali siano i passi più opportuni da intraprendere nell'interesse della Rai", ha scritto in una nota.
Foa è sgradito al centrosinistra, che lo ritiene un "sovranista" euroscettico. Mentre Forza Italia ha sollevato una questione di "metodo", contestando di non essere stata coinvolta da Salvini nella scelta.
Alle elezioni del 4 marzo il centrodestra è andato unito con una coalizione composta da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia, alleati da oltre vent'anni. Dopo il voto il Carroccio ha però deciso di andare al governo con il Movimento 5 stelle mentre FI è all'opposizione.
SALVINI RITENTA, BERLUSCONI LO STOPPA
"Penso che supereremo i problemi di metodo... Dipendesse da me, e dipenderà da me, il parere che darò è di confermare la fiducia a Foa", ha detto Salvini nel pomeriggio.
Stamani, il vice premier e ministro dell'Interno, si era recato all'Ospedale San Raffaele di Milano per far visita a Berlusconi, ricoverato per controlli di routine, e per discutere di Rai. "Un confronto franco e pacato", ha riferito la portavoce di Salvini.
Ma la nota diffusa successivamente da Berlusconi non sembra lasciare spazio a mediazioni: "Il servizio pubblico, per essere tale, non può essere espressione unilaterale di una maggioranza, qualunque essa sia. A questo criterio ci siamo attenuti quando eravamo al governo. Ci aspettiamo che vi si attenga anche l’attuale maggioranza", ha scritto l'ex premier.
"E' stato anche appurato che la eventuale riproposizione dello stesso nome alla commissione di vigilanza, presenta secondo il parere di autorevoli professionisti problemi giuridici non superabili. Non potrà quindi essere votata dai componenti di Forza Italia", ha concluso Berlusconi.
Mentre il capogruppo del Pd in Senato, Andrea Marcucci, ha detto che il suo partito è pronto alle vie legali se Foa dovesse essere riproposto in Parlamento.
Oggi intanto il cda della Rai, che ieri ha eletto senza problemi Fabrizio Salini nuovo amministratore delegato, si è riunito brevemente, per poi aggiornarsi a domani mattina senza prendere decisioni.
Nei giorni scorsi, i media hanno parlato di Giampaolo Rossi, eletto dalla Camera nel cda Rai su indicazione di Fratelli d'Italia, come alternativa a Foa. Un'altra possibilità è che Foa si dimetta per lasciare il posto a una figura meno divisiva.
-- Hanno collaborato Alberto Sisto e Giselda Vagnoni