ROMA (Reuters) - Il Tar del Lazio considera inammissibile il ricorso presentato da M5s e Sinistra italiana contro il quesito del referendum costituzionale del 4 dicembre.
Lo dice una nota stampa del tribunale amministrativo dichiarando l'inammissibilità "per difetto assoluto di giurisdizione".
Secondo i giudici, dato che il quesito è stato già approvato dalla Corte di Cassazione e recepito dalla Presidenza della Repubblica, le garanzie di "tutela dell'ordinamento" sono state rispettate.
Per Sinistra Italiana e Movimento 5 stelle il quesito, che ha lo stesso titolo della legge di riforma costituzionale, è fuorviante perché favorirebbe il "sì".
Il quesito recita: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente 'disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione', approvata dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?".
Nella nota il Tar fa osservare che se c'è un problema, non riguarda tanto il quesito in sé, quanto la stessa legge del 1970 sul referendum, che stabilisce la predeterminazione e la formulazione del testo. Ma in questo caso, spiegano i giudici, dovrebbe essere l'Ufficio centrale per il referendum della Corte di Cassazione a rivolgersi alla Corte costituzionale.
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