di Paolo Biondi
ROMA (Reuters) - Il segnale forte e chiaro è venuto dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Ieri in una intervista, più unica che rara e che già in sé è una sfida a Beppe Grillo che aveva chiesto il silenzio stampa a tutti, ha sollecitato il Movimento 5 stelle a "una opposizione diversa", diversa soprattutto da quella di oggi: "Bisogna cambiare chiave".
Lo ha fatto sul quotidiano del Pd, Europa, secondo segnale: ha indicato così chi è suo interlocutore politico. La conferma è venuta con le indiscrezioni su un "listone" a Parma per la nomina di un Pd alla guida della Provincia. Cosa che sta causando un nuovo terremoto emiliano-romagnolo con il riverbero a Roma di una decina di parlamentari grillini di quella regione (guidati dalla riminese Giulia Sarti) sul sentiero di guerra contro la gestione del movimento.
Ce n'è abbastanza per rovinare la festa di metà ottobre al Circo Massimo che il movimento sta preparando. Ma offre anche indicazioni interessanti su come si posizioneranno i grillini alle prossime elezioni regionali e locali.
Anche per loro quindi le "auspicate" elezioni anticipate - definite oggi una "tentazione intermittente" del presidente del Consiglio Matteo Renzi dall'editoriale del Corriere della sera scritto da Massimo Franco - potrebbero essere un rischio invece che una soluzione. Meglio prima pesarsi in test ridotti a livello locale, dove però tanti piccoli Pizzarotti crescono.
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