di Massimiliano Di Giorgio
ROMA (Reuters) - Raffaele Marra, stretto collaboratore della sindaca grillina di Roma Virginia Raggi, è stato arrestato oggi dai carabinieri con l'accusa di corruzione.
La notizia rappresenta un duro colpo per il Movimento 5 stelle che nei sondaggi sulle intenzioni di voto sfiora il primo posto e in giugno ha portato la Raggi in Campidoglio con il 67% dei voti inneggiando all'onestà dei propri amministratori.
La sindaca, però, resiste alle critiche anche interne e alla richiesta di dimissioni delle opposizioni.
"L'amministrazione va avanti con serenità", ha detto la Raggi in una conferenza stampa.
Marra, capo del personale del Comune di Roma, è coinvolto in una vicenda di acquisti immobiliari non legata all'amministrazione attuale. Insieme a lui, è stato arrestato anche l'immobiliarista romano Sergio Scarpellini.
Ex ufficiale della Guardia di Finanza, poi direttore del dipartimento Patrimonio sotto la giunta di centrodestra in Campidoglio guidata dal sindaco Gianni Alemanno e successivamente dirigente della Regione Lazio, Marra era da tempo al centro di contestazioni all'interno dello stesso Movimento.
Inizialmente la Raggi l'aveva nominato vice capo di gabinetto, per spostarlo poi ad altro incarico.
Roberto Fico, uno dei principali esponenti dei pentastellati e presidente della Commissione di Vigilanza Rai, ha definito l'episodio "una cosa gravissima".
"Ci siamo fidati, probabilmente abbiamo sbagliato, mi dispiace nei confronti dei cittadini romani, del M5s e di Beppe Grillo che aveva manifestato perplessità", ha detto la sindaca sottolineando che Marra non è un esponente dei 5 stelle ma un dipendente del comune di Roma.
L'arresto di Marra è solo l'ultima tegola per la Raggi e la sua giunta. Nei giorni scorsi si era dimessa l'assessora all'ambiente Paola Muraro, raggiunta da un avviso di garanzia per presunto traffico di rifiuti.
Due giorni fa agenti di polizia si sono recati in Campidoglio per acquisire la documentazione relativa a una serie di nomine e assunzioni decise da Raggi nei primi mesi di governo. La vicenda riguarda l'inchiesta, ancora senza indagati né ipotesi di reato, aperta in seguito all'esposto presentato dall'ex capo di gabinetto Carla Romana Raineri.
Forza Italia e Lega Nord chiedono le dimissioni della Raggi che il giorno della sua elezione ha promesso di riportare la legalità e la trasparenza all'interno delle istituzioni.
"L’arresto di Marra rappresenta l’ultimo atto del fallimento dei grillini, della loro inesperienza, vantata come una virtù, ma che si è dimostrata totale inadeguatezza ad amministrare e a governare", ha commentato la responsabile comunicazione di Forza Italia Deborah Bergamini.
Barbara Saltamartini, vicepresidente della Lega Nord alla Camera, chiede "le immediate dimissioni della Raggi perché ancor più delle inchieste pesa la sua manifesta incapacità di amministrare Roma".
Il parlamentare del Pd Andrea Romano parla di "fallimento epocale della Raggi e dei 5 stelle che si scarica tutto sulle spalle dei romani".