ROMA (Reuters) - L'Italia sta valutando possibili opzioni per proteggere le sue banche dopo che il voto britannico del 23 giugno sull'uscita dall'Unione europea ha fatto crollare venerdì le azioni in Borsa, secondo un portavoce del Tesoro.
"Si ipotizzano varie forme di sostegno e le stiamo considerando ma non c'è ancora nessuna decisione", ha detto a Reuters.
Venerdì sull'esito del referendum inglese sulla Brexit le due principali banche italiane UniCredit e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) hanno perso oltre 20% ciascuna. Stamani dopo un tentativo di recupero i bancari sono ancora in calo con Unicredit (MI:CRDI) e Intesa che perdono entrambe oltre 5%. [nL8N19J1KN]
Il settore è considerato particolarmente vulnerabile per i 360 miliardi di crediti deteriorati, un terzo del totale della zona euro.
"Hanno fatto una mappatura di tutti i possibili strumenti possibili per contrastare spinte speculative", ha detto a Reuters una fonte bancaria parlando di analisi iniziate anche prima di venerdì, soprattutto di Bankitalia e Tesoro.
"Si ragiona soprattutto in termini di garanzie. Per blindare le banche. C'è una valutazione che non ci siano impatti diretti sulle banche ma solo spinte speculative. Dicono che faranno tutto quello che si dovesse rendere necessario".
Una fonte governativa conferma che l'esecutivo sta monitorando l'andamento in Borsa delle banche. "Il governo sta valutando la situazione e monitorando borsa, non c’è nulla di deciso ancora, e al momento comunque si ragiona su strumenti che esistono già", ha detto la fonte.
Secondo Il Fatto Quotidiano, il governo potrebbe acquisire partecipazioni nelle banche in difficoltà e finanzierebbe questa operazione con 40 miliardi di fondi pubblici.
Secondo il quotidiano, il presidente del Consiglio Matteo Renzi è già in dialogo con la Commissione europea circa possibili misure per sostenere le banche.
Secondo un legale esperto di normativa antitrust Ue, l'ipotesi "è percorribile con l’assenso della Commissione che potrebbe anche essere dato ma a tutti gli Stati membri".
Anche altri quotidiani accennano alla possibilità di un piano di emergenza.
In serata Renzi, insieme con il presidente francese, François Hollande, e il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, sarà ricevuto a Berlino dalla cancelliera, Angela Merkel, per fare un punto dopo la Brexit.
Domani e dopodomani si riunirà invece il Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo a Bruxelles.
(Gavin Jones) (Stefano Bernabei)