Investing.com – L'Italia si prepara al giudizio sul credito più atteso, quello di Moody’s che questa sera, a borse chiuse, aggiornerà il suo rating sull’affidabilità del nostro Paese. Il responso chiude il ciclo di valutazioni effettuate dalle principali agenzie di rating sulla stabilità economica italiana.
Italia già promossa da 3 agenzie
Fino ad ora, l’Italia è riuscita a convincere S&P Global che ha confermato il rating BBB con outlook stabile, Fitch che ha mantenuto la tripla B, migliorando l'outlook a positivo e Dbrs Morningstar che ha confermato il rating BBB (high) per l’Italia e ha alzato il trend a positivo da stabile.
Le agenzie hanno premiato gli sforzi nel rafforzare il bilancio pubblico e seguire le regole dell’Unione europea riguardo il debito. In particolare, Fitch ha parlato di “piano fiscale credibile” e di una “situazione politica stabile”. Per S&P le prospettive di crescita del pil italiano sono rosee, mentre Dbrs ha evidenziato come la coalizione attualmente al potere appaia “più stabile dei precedenti governi” e il piano fiscale sia “responsabile”.
Tuttavia, la sfida del debito è ben lontana dall’essere vinta, visto che rimane tra i più alti nei Paesi più sviluppati, pari al 135% del pil. Inoltre, desta preoccupazione il dato sulla crescita del terzo trimestre del 2024 che è rimasta piatta, complicando il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Governo.
Perché sono importanti i giudizi delle agenzie di rating
Le valutazioni delle agenzie di rating possono avere un impatto significativo sullo sviluppo economico di un Paese, influenzando sia le sue politiche interne che la sua posizione sui mercati globali.
Esprimendo un rating le agenzie valutano l’affidabilità patrimoniale degli Stati. Si va dalla AAA, che sta a indicare il massimo livello di stabilità, alla C o inferiore che indica un soggetto sull’orlo del fallimento. Più è elevato il rating e meno interessi si pagano per finanziarsi; quindi, è importante ottenere buoni risultati per poter emettere debito (titoli di Stato) pagando bassi interessi e ricevere risorse da destinare agli investimenti o alla spesa corrente dello Stato.
Moody’s troppo severa secondo Mattarella
Solo poche ore e conosceremo anche la valutazione Moody’s. Il giudizio è particolarmente temuto, visto che si tratta dell’agenzia storicamente più severa con l’Italia e che attualmente mantiene il rating più basso sui titoli italiani, valutati Baa3 con outlook stabile, sul gradino più basso del livello “investment grade”, a un passo dai titoli cosiddetti “spazzatura”.
Un giudizio troppo severo secondo il Presidente Sergio Mattarella che recentemente ha sottolineato come l’Italia sia cresciuta più di Francia e Germania negli ultimi 5 anni, chiedendo proprio alle agenzie di rating di riconoscere i meriti del nostro Paese.
In realtà, nell’ultimo anno il giudizio di Moody’s sull’Italia è già migliorato, in quanto a novembre 2023 l’outlook era “negativo” prima di passare a “stabile”. E chissà che l’intervento del Presidente della Repubblica non convinca gli analisti ad essere ancora più benevoli nei confronti del nostro Paese.
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