I titoli a Wall Street sono schizzati venerdì, chiudendo un’altra settimana brutale, con l’indice di riferimento S&P 500 che ha registrato la serie di cali peggiore dal 2011 nei timori per i piani della Federal Reserve di un aumento aggressivo dei tassi di interesse.
Questa settimana sono previsti gli utili di società di spicco come Walmart (NYSE:WMT), Home Depot (NYSE:HD), Lowe’s Companies (NYSE:LOW), Kohl’s (NYSE:KSS), Cisco (NASDAQ:CSCO), Applied Materials (NASDAQ:AMAT), Palo Alto Networks (NASDAQ:PANW), Deere (NYSE:DE), ZIM Integrated Shipping Services (NYSE:ZIM) e JD.com (NASDAQ:JD).
Oltre agli utili, il calendario economico prevede i dati sulle vendite al dettaglio e sul settore immobiliare, mentre il Presidente della Fed Jerome Powell terrà un intervento ad una conferenza giovedì.
A prescindere dalla direzione che prenderà il mercato, di seguito parleremo di un titolo che probabilmente sarà richiesto e di un altro che potrebbe vedere ulteriori ribassi.
Ricordate però che la nostra tempistica si riferisce solamente alla settimana in apertura.
Il titolo da comprare: Target
Target Corporation (NYSE:TGT) potrebbe vedere un aumento dell’attività di acquisti nei prossimi giorni, mentre si prepara a battere le previsioni sulla crescita di utili e ricavi nei suoi ultimi risultati finanziari, che arriveranno mercoledì 18 maggio prima dell’apertura dei mercati USA, alle 12:30 CEST.
Secondo InvestingPro+, la società di Minneapolis, Minnesota, riporterà utili per azione di 3,06 dollari nel primo trimestre, in calo di circa il 17% dagli EPS di 3,69 dollari dell’anno prima, soprattutto per via del difficile confronto su base annua.
I ricavi dovrebbero balzare di circa l’1% su base annua a 24,4 miliardi di dollari, grazie alla forte crescita dei suoi marchi privati e di esclusiva, nonché all’aggiunta delle opzioni di ritiro e consegna più rapide.
Fonte: InvestingPro
Ma soprattutto, gli investitori controlleranno la crescita delle vendite su base comparabile totali di Target, che comprendono sia le vendite online che quelle in punti vendita aperti da almeno un anno. Target ha dichiarato che il dato è aumentato dell’8,9% nel Q4, con le vendite online salite del 9,2% e le vendite nei negozi fisici dell’8,9%.
Oltre ai dati sui risultati, al centro della scena ci saranno le prospettive di Target per il resto dell’anno, tra difficoltà macroeconomiche come l’aumento dei costi, i problemi di approvvigionamento e la carenza di lavoratori.
Saranno inoltre seguiti i commenti dei dirigenti circa lo stato di salute dei consumi USA, tra l’inflazione da record, l’aumento dei prezzi della benzina e la paura di una recessione.
Quando aveva riportato gli utili del Q4 il 1° marzo, la gestione aveva dato previsioni forti, aspettandosi un proseguimento della crescita, nonostante la spinta avuta dalla pandemia di COVID-19.
Gli investitori avevano fatto salire il titolo, facendolo rimbalzare di oltre il 12%.
TGT chiuso la seduta di venerdì a 219,73 dollari, con una valutazione di 101,6 miliardi di dollari. Le azioni, scese del 5% sull’anno in corso, si trovano circa il 18% al di sotto del massimo storico di 268,98 dollari del novembre 2021.
Il titolo da vendere: Twitter
Le azioni Twitter (NYSE:TWTR) vivranno un’altra settimana volatile, con gli investitori che reagiscono agli sviluppi riguardanti il controverso accordo di Elon Musk da 44 miliardi di dollari per l’acquisto della piattaforma social.
Sabato Musk ha twittato che i legali di Twitter lo hanno accusato di aver violato l’accordo di riservatezza rivelando che la dimensione del campione dei controlli sugli account bot e fake è 100.
Venerdì, il CEO di Tesla (NASDAQ:TSLA) aveva scritto che l’accordo per l’acquisizione era “temporaneamente sospeso,“ in attesa dei dettagli sul numero degli account spam e bot sulla piattaforma.
Questo tweet aveva inizialmente fatto crollare le azioni TWTR di oltre il 20% venerdì mattina, prima di ridurre le perdite e chiudere la seduta giù di circa il 10%, quando Musk aveva poi chiarito di essere “ancora interessato“ all’acquisizione.
L’amministratore delegato di Twitter Parag Agrawal aveva twittato: “Anche se mi aspetto che l’accordo venga chiuso, dobbiamo essere pronti a tutti gli scenari”.
Il numero stimato di account spam sulla piattaforma risulta sotto il 5% dal 2013, in base ai documenti ufficiali, spingendo qualcuno a speculare che Musk stia cercando di ottenere un prezzo migliore (o addirittura una scusa per tirarsi indietro), considerato il brusco reset delle valutazioni nel mondo tech nelle ultime settimane.
In effetti, lo spreadtra il prezzo di offerta ed il valore delle azioni Twitter è drasticamente salito, implicando una probabilità di completamento di meno del 50%.
Considerati questi aspetti, ci aspettiamo che le selvagge oscillazioni di TWTR proseguano questa settimana.
TWTR ha chiuso a 40,72 dollari venerdì, molto meno del prezzo di acquisizione di 54,20 dollari. Ai livelli attuali, la società di San Francisco, California, il cui titolo è sceso del 5,8% sull’anno in corso, ha una market cap di 31 miliardi di dollari.
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