Il mese di febbraio è iniziato col piede giusto. Ma dopo il tonfo di gennaio a Wall Street, la volatilità sembra destinata a durare, almeno per le prossime settimane. Dunque, molti investitori stanno cercando di diversificare i loro portafogli.
Nell’attuale contesto inflazionario, una strategia che cattura l’attenzione è quella dei rendimenti costanti.
Nell’articolo di oggi parleremo di due ETF che potrebbero essere adatti a chi punta ad entrate passive, ad esempio chi è vicino alla pensione o chi cerca delle entrate per pagare delle spese regolari.
1. Global X SuperDividend US ETF
- Prezzo attuale: 20,75 dollari
- Range su 52 settimane: 17,51 - 21,40 dollari
- Rendimento dividendo: 5,27%
- Percentuale di spesa: 0,45% all’anno
Il Global X SuperDividend US ETF (NYSE:DIV) permette di avere accesso a 50 dei titoli USA con il maggiore rendimento del dividendo. Il fondo, che ha cominciato gli scambi nel marzo 2013, effettua distribuzioni mensili.
I beni di consumo hanno la fetta maggiore, pari al 23,8%. Seguono utenze (15,5%), settore immobiliare (12,3%), industriali (11,7%), finanziari (9,2%), energetici (9,0%) e sanitari (7,4%). I primi 10 nomi rappresentano circa un quarto degli asset netti di 704 milioni di dollari.
Il colosso farmaceutico Pfizer (NYSE:PFE), BP (LON:BP) Midstream Partners (NYSE:BPMP), i REIT Public Storage (NYSE:PSA) e CubeSmart (NYSE:CUBE), ed American Electric Power (NASDAQ:AEP) sono tra i nomi principali del portafoglio.
Negli ultimi 12 mesi, DIV è balzato di quasi il 17% ed ha toccato un massimo pluriennale a gennaio. Tuttavia, da allora, numerosi nomi del fondo sono andati sotto pressione e l’ETF ha perso circa lo 0,5% sull’anno in corso. Ciononostante, ci piace la diversità e la solidità dei nomi nel portafoglio e crediamo che gli investitori debbano tenerlo d’occhio.
2. JP Morgan Equity Premium Income ETF
- Prezzo attuale: 61,47 dollari
- Range su 52 settimane: 53,96 - 63,67 dollari
- Rendimento dividendo: 7,04%
- Percentuale di spesa: 0,35% all’anno
Il nostro secondo fondo, JP Morgan Equity Premium Income ETF (NYSE:JEPI), investe su titoli USA ad alta capitalizzazione che pagano dividendi, e inoltre garantisce entrate mensili vendendo opzioni covered call. Le distribuzioni sono mensili. I gestori puntano anche alla bassa volatilità ed alla crescita del capitale.
JEPI al momento possiede le azioni di 105 aziende, sebbene nessuna di esse rappresenti oltre il 2% del portafoglio.
In termini di sotto-settori, troviamo sanitari (12,2%), IT (11.6%), industriali (11,5%), finanziari (10,0%), beni di consumo (10,9%), utenze (7,1%) e beni di consumo voluttuari (6,9%).
In cima alla lista ci sono il gruppo energetico diversificato DTE Energy (NYSE:DTE); i nomi farmaceutici AbbVie (NYSE:ABBV) ed Eli Lilly (NYSE:LLY); i colossi del tech Microsoft (NASDAQ:MSFT) ed Alphabet (NASDAQ:GOOGL); la compagnia assicurativa Progressive (NYSE:PGR); la società di servizi professionali e consulenza Accenture (NYSE:ACN); il gruppo di servizi finanziari Mastercard (NYSE:MA); e il colosso della logistica United Parcel Service (NYSE:UPS).
JEPI è schizzato di oltre il 10,8% negli ultimi 12 mesi ed ha toccato un massimo storico a dicembre 2021. Tuttavia, è sceso del 2,3% dall’inizio del 2022. In confronto, l’indice S&P 500è sceso del 4% sull’anno in corso ed ha un rendimento di circa l’1,3%, mentre il rendimento attuale di JEPI supera il 7%.
I nostri lettori abituali sapranno che crediamo che le covered call possano trovare posto nei portafogli retail. Tuttavia, l’impostazione dei trade delle opzioni potrebbe non essere adatta alla maggior parte degli investitori. Quindi, un ETF come JEPI potrebbe essere utile.
Altri fondi simili da considerare sono, ad esempio:
- FT Cboe Vest S&P 500 Dividend Aristocrats Target Income ETF (NYSE:KNG)
- Global X NASDAQ 100 Covered Call ETF (NASDAQ:QYLD)
- Global X S&P 500® Covered Call ETF (NYSE:XYLD)
- Invesco S&P 500 BuyWrite ETF (NYSE:PBP)
Comprensibilmente, numerosi fattori influiscono sul modo in cui funziona una data strategia di call di un fondo. Ad esempio, i rendimenti distribuiti possono dipendere dalla modalità di scadenza delle call (senza valore o in the money). E quindi gli investitori dovrebbero studiare attentamente il fondo scelto prima di investire.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.