I titoli legati alle energie rinnovabili stanno andando alla grande nel 2020, con le compagnie che hanno visto le loro azioni schizzare a massimi storici.
Il passaggio dai combustibili fossili alle fonti di energia pulita è decisamente in corso in tutto il mondo ed i titoli legati all’energia solare, idrica, mareomotrice, geotermica ed ai biocarburanti ne stanno traendo vantaggio. I dati di Our World in Data indicano che “nel 2019, circa l’11% dell’energia primaria globale è stata ottenuta da tecnologie rinnovabili”.
Secondo il Center for Climate and Energy Solutions, una organizzazione no-profit ed apartitica con sede negli USA, in termini di produzione di elettricità negli Stati Uniti, i dati del 2018 indicano una percentuale del 17% per le rinnovabili, la maggioranza della quale costituita da energia idroelettrica, il 7,0%, ed energia eolica, il 6,6%.
Aggiunge l’organizzazione:
“La produzione solare (compresa la distribuzione) dovrebbe passare dall’11% del totale della generazione di energie rinnovabili negli USA del 2017 al 48% entro il 2050, rendendola la fonte di elettricità con la crescita più rapida”.
Il sole è un’importante fonte di abbondante energia pulita gratuita. Nel corso del tempo, la tecnologia per catturare e conservare l’energia solare, o per raccoglierla, è migliorata diventando allo stesso tempo più economica. L’energia solare solitamente si può raccogliere con una singola cella fotovoltaica o tramite un vero e proprio parco solare.
Una recente ricerca dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) conferma che “l’energia fotovoltaica solare sta trainando la crescita della capacità di energia rinnovabile in tutto il mondo”. La Cina al momento “è responsabile di oltre il 70% della produzione globale di pannelli fotovoltaici solari”.
Nel frattempo, se il Presidente eletto Biden dovesse mantenere le sue promesse elettorali sull’energia pulita, gli Stati Uniti probabilmente avranno delle politiche federali più ecosostenibili. La maggior parte degli analisti si aspetta che l’industria dell’energia alternativa negli USA cresca significativamente entro il decennio.
Di seguito esamineremo due ETF che permettono di investire a lungo termine sull’energia rinnovabile:
1. First Trust NASDAQ Clean Edge Green Energy Index Fund
- Prezzo attuale: 56,60 dollari
- Range su 52 settimane: 16,14 - 59,75 dollari
- Rendimento dividendo: 0,31%
- Percentuale di spesa: 0,60%
Il First Trust NASDAQ Clean Edge Green Energy Index Fund (NASDAQ:QCLN) offre accesso ad una gamma di compagnie che giocano un ruolo importante nelle emergenti tecnologie di energia pulita, come pannelli fotovoltaici solari, biocarburanti o batterie avanzate. Il fondo ha cominciato gli scambi nel 2007.
Grafico settimanale Renewable Energy ETF QCLN
QCLN, che ha 44 possedimenti, replica l’indice NASDAQ Clean Edge Green Energy. Le principali dieci compagnie costituiscono oltre il 45% degli asset netti di quasi 1,1 miliardi di dollari.
Il gruppo cinese di veicoli elettrici NIO (NYSE:NIO), definito la Tesla (NASDAQ:TSLA) della nazione, il fornitore di soluzioni energetiche residenziali Enphase Energy (NASDAQ:ENPH), il fornitore di tecnologie energetiche smart Solaredge Technologies (NASDAQ:SEDG) ed Albemarle (NYSE:ALB), il maggiore produttore di litio per batterie per veicoli elettrici, sono i principali nomi all’interno di QCLN.
Dall’inizio dell’anno, QCLN è schizzato di oltre il 125% ed ha segnato il massimo storico di 59,75 dollari il 9 novembre, perciò 1.000 dollari investiti nel fondo ad inizio gennaio ora varrebbero più di 2.250 dollari. Per via di questo straordinario balzo del prezzo, soprattutto nelle ultime settimane, sono probabili prese di profitto a breve termine su molte delle compagnie del fondo. Un potenziale calo verso i 50 dollari migliorerebbe il margine di sicurezza.
Per quanto riguarda i settori, i fondi sono distribuiti tra attrezzature di energie rinnovabili (24,85%), automobili (19,50%), elettricità alternativa (15,37%) e semiconduttori (11,38%), tra gli altri.
2. SPDR S&P Kensho Clean Power ETF
- Prezzo attuale: 85,89 dollari
- Range su 52 settimane: 30,60 - 90,27 dollari
- Rendimento dividendo: 0,97%
- Percentuale di spesa: 0,45%
SPDR S&P Kensho Clean Power ETF (NYSE:CNRG) offre accesso ad aziende globali innovative che rappresentano la forza trainante delle energie rinnovabili. L’ETF è nato nel 2018 ed al momento ha più di 100 milioni di dollari di asset netti.
Grafico settimanale Renewable Energy ETF CNRG
CNRG conta 39 titoli e replica l’indice S&P Kensho Clean Power. Oltre metà degli asset è rappresentata dalle prime dieci compagnie.
Tra queste troviamo la compagnia di pannelli solari per la casa e conservazione di batterie Sunrun (NASDAQ:RUN), il fornitore di soluzioni di celle a combustibile a idrogeno Plug Power (NASDAQ:PLUG), il produttore cinese di silicio ad alta purezza Daqo New Energy (NYSE:DQ), il produttore di pannelli solari, con sede in Cina, JinkoSolar (NYSE:JKS) ed il fornitore di soluzioni solari SunPower (NASDAQ:SPWR).
L’ETF ha segnato il massimo storico di 90,27 dollari il 9 novembre ed al momento registra un’impennata di oltre l’85% sull’anno in corso. Gli investitori buy and hold potrebbero trovare un valore migliore in caso di un calo verso 80 dollari.
Morale della favola
I titoli di energia pulita, nonché gli ETF, sono al centro della scena per il loro potenziale di crescita; tuttavia, tutti gli investimenti comportano dei rischi. Di conseguenza, un’adeguata due diligence è fondamentale per massimizzare i ritorni.
Per gli orizzonti di investimento a lungo termine, ci piace il settore e ci piacciono questi due fondi, che forniscono diversificazione su compagnie a livello globale. Tuttavia, considerati i recenti rialzi dei prezzi, un calo dei titoli legati alle energie rinnovabili, così come dei fondi, li renderebbe più allettanti.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.