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2 titoli del settore utility per difendersi dal trambusto sui mercati

Pubblicato 10.09.2018, 12:50
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

I mercati stanno affrontando una serie di pericoli fondamentali. Tra questi, lo scontro commerciale in aumento, il comportamento speculativo degli investitori e l’incremento delle pressioni inflazionarie all’interno dell’economia statunitense. Questi fattori, alcuni o tutti insieme, potrebbero far deragliare questa corsa rialzista senza precedenti del mercato azionario.

Venerdì, l’indice a mega-capitalizzazione Dow Jones Industrial Average è crollato di 150 punti quando il Presidente Donald Trump ha affermato che gli Stati Uniti sono pronti ad applicare dazi su altri 267 miliardi di dollari di prodotti cinesi. Lo stesso giorno, il rendimento dei Buoni del Tesoro USA a due anni, di riferimento, è schizzato al massimo di oltre 10 anni dopo che l’economia ha aggiunto più posti di lavoro del previsto ad agosto. I compensi hanno segnato la crescita maggiore del periodo post-recessione il mese scorso, ricordando agli investitori che il mostro dell’inflazione non è ancora morto e che potrebbe rialzare la testa in qualsiasi momento.

Per gli investitori dell’azionario, queste minacce sono un buon promemoria per ricordare quanto sia prudente tenere alcuni titoli da difesa nei portafogli, come rifugio nei periodi di estrema volatilità. Per questo motivo, ci piacciono particolarmente i titoli delle società che forniscono servizi. Grazie alla natura difensiva delle loro attività ed alle loro entrate altamente regolate, le utility riescono a generare flussi di cassa solidi offrendo allo stesso tempo dividendi stabili.

Infatti, le compagnie che forniscono energia, gas e acqua alle case e agli uffici dei consumatori non solo pagano dividendi ma, nella maggior parte dei casi, aumentano regolarmente i payout da decenni. Tenere queste azioni a lungo termine è un ottimo modo per guadagnare un flusso di entrate stabile insieme a rendimenti superiori alla media, anche quando le altre aree del mercato attraversano una compressione.

Ecco quali sono le nostre due scelte tra i titoli delle utility che vale la pena considerare:

1. Brookfield Renewable Energy Partners

BEP 2015-2018

Investire su compagnie che usano risorse rinnovabili per produrre energia è un buon modo per entrare in questo settore. Il consumo di energia rinnovabile dovrebbe crescere, man mano che la tecnologia per produrre fonti di energia pulita migliora e diventa sempre più economica. Tra questi produttori di energia pulita, abbiamo scelto Brookfield Renewable Energy Partners (NYSE:BEP) con sede a Bermuda, per via della sua posizione dominante nel campo e della sua base di asset diversificata.

Delle recenti statistiche incoraggiano questa scelta. L’Agenzia Internazionale per l’Energia prevede una forte crescita continua delle rinnovabili fino al 2022, con la capacità di elettricità rinnovabile che dovrebbe espandersi oltre i 920 GW, con un balzo del 43%.

Gli impianti di produzione fotovoltaica con circa quattro ore di capacità di immagazzinamento riusciranno a vendere energia a circa 0,035 dollari entro pochi anni, secondo Jim Robo, amministratore delegato di NextEra Energy (NYSE:NEE), il più grande produttore mondiale di energia solare ed eolica. L’energia eolica associata alle batterie sarà persino più economica, a circa 0,025 dollari, secondo una notizia di Bloomberg.

Questo cambiamento nelle fonti di energia rinnovabile ha già iniziato a pesare sui produttori di turbine a gas. General Electric (NYSE:GE), uno dei principali produttori per l’energia tradizionale, ha visto le entrate di questa divisione scendere drasticamente.

Al contrario, la differenziazione di Brookfield (che tra le sue attività di energie rinnovabili conta impianti idroelettrici, eolici, fotovoltaici e a biomasse) e la sua diffusione, con 17.400 MW di capacità e 876 impianti in Nord America, Sud America, Europa ed Asia, fanno sì che la compagnia possa offrire un’ampia gamma di servizi. Dopo il crollo del 7% del prezzo del titolo quest’anno, il rendimento del dividendo di Brookfield sembra estremamente allettante al 7%.

Gli investitori da reddito a lungo termine possono approfittare di questa opportunità per ottenere un corposo rendimento di una compagnia che sta crescendo e producendo forti flussi di cassa. Il titolo la scorsa settimana ha chiuso a 30,77 dollari.

2. Enbridge Inc.

ENB 2015-2018

La Enbridge (NYSE:ENB) di Toronto rappresenta un’altra opportunità nel campo delle utility. È un importante fornitore di infrastrutture energetiche in Nord America.

La rete di oleodotti di Enbridge gestisce il 28% del greggio prodotto in Nord America. La compagnia trasferisce inoltre circa il 22% del gas naturale consumato negli Stati Uniti, servendo importanti bacini di fornitura e mercati della domanda.

Per via del suo ruolo centrale nell’infrastruttura energetica della regione, il titolo di Enbridge è una scommessa relativamente sicura a lungo termine. La grande capacità della compagnia di generare denaro tramite delle tariffe regolate lo rende inoltre un titolo affidabile con cui guadagnare un’entrata stabile durante eventuali recessioni o ribassi dei mercati.

Inoltre, Enbridge ha un’eccellente storia per quanto riguarda i dividendi. Negli ultimi 20 anni, il suo payout è cresciuto ad un tasso annuo composito medio dell’11,7%. In futuro, Enbridge prevede una crescita del 10% del dividendo annuo fino al 2020, grazie a progetti di sviluppo da 22 miliardi di dollari.

Persino considerate le spese di R&S, il rendimento dei dividendi annui vicino al 6% rende il titolo di Enbridge degno di essere conservato come posizione difensiva con cui guadagnare un’entrata in stabile crescita nel portafoglio. Il titolo venerdì ha chiuso a 34 dollari ad azione.

Morale della favola

Alcuni investitori restano scettici riguardo ai titoli delle utility, con l’aumento dei tassi di interesse che diminuisce l’appeal di investimento di questi titoli da dividendo in confronto ad asset rifugio come i bond governativi. Ciononostante, per gli investitori da reddito non c’è mai in realtà un momento sbagliato per avere i titoli delle utility, ammesso che l’investimento sia a lungo termine e i titoli scelti siano in modalità di crescita. Compagnie come Brookfield ed Enbridge rispondono entrambe a questi requisiti.

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