Mesi fa, la maggior parte degli economisti respingevano l’idea che Jerome Powell e il suo team di policymaker della Federal Reserve sarebbero riusciti a realizzare un cosiddetto “atterraggio morbido”. Ma, dopo i recenti eventi e il miglioramento dei dati macro, il gruppo degli scettici è diventato decisamente più piccolo.
Perché un atterraggio morbido USA è sempre più possibile?
Un atterraggio morbido avviene quando la banca centrale riesce ad orchestrare un moderato rallentamento economico per evitare un surriscaldamento, senza far salire i tassi tanto da innescare una recessione. Sebbene sia ancora presto per arrivare a conclusioni definitive, vari indicatori suggeriscono che la Fed è più vicina al raggiungimento di questo obiettivo. In particolare, tre indicatori.
Innanzitutto, il tasso annuo di inflazione, che si trovava al massimo di 4 decenni nell’estate 2022, è sceso significativamente nell’ultimo anno. In particolare, gli ultimi dati sull’indice sui prezzi al consumo (IPC) rivelano che l’inflazione si è attestata al 3,1% annuo a novembre, giù dal picco del 9,1% del giugno 2022.
Allo stesso tempo, la crescita dell’occupazione negli Stati Uniti sta avendo un ritmo ridotto, ma il mercato del lavoro resta ancora solido. L’economia statunitense ha visto un aumento mensile dell’occupazione di circa 200.000 unità negli ultimi tre mesi, in media. Questo dato è ben al di sotto delle 300.000 di inizio 2023, ma appare robusto rispetto ai dati storici. Intanto, il tasso di disoccupazione del 3,7% è poco superiore al minimo di 50 anni.
Infine, i consumatori statunitensi sono ancora propensi a spendere nonostante i tassi di interesse siano ai livelli più alti in oltre due decenni. Le spese dei consumatori, che rappresentano circa il 70% dell’attività economica, tengono per via dei notevoli aumenti degli stipendi che di recente hanno iniziato a superare l’inflazione. Durante il Black Friday, il mese scorso, gli statunitensi hanno speso la cifra record di 9,8 miliardi di dollari in shopping online, il 7,5% in più rispetto al record dell’anno scorso di 9,12 miliardi.
La svolta della Fed
Lo strumento chiave che la Fed sta usando per moderare l’inflazione e tentare di organizzare un atterraggio morbido sono i tassi di interesse.
Negli ultimi 20 mesi, la banca centrale USA ha applicato 11 aumenti per limitare il tasso di crescita dell’economia. Tuttavia, il grosso degli aumenti è avvenuto nel 2022. Quest’anno, la Fed ha alzato i tassi solo quattro volte, ogni volta di 25 punti base (bps).
Anziché alzarli ancora, i policymaker hanno mantenuto i tassi di interesse “più alti, più a lungo” ai massimi di 22 anni, per far scendere la domanda complessiva. La scorsa settimana, la banca centrale ha confermato le aspettative degli investitori che comincerà a tagliare i tassi nel 2024, facendo schizzare l’azionario USA.
Malgrado le diffuse aspettative di un atterraggio morbido, alcuni economisti prevedono ancora una recessione per il 2024.
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