3 IPO di successo del 2019: Beyond Meat, Zoom e CrowdStrike

Pubblicato 17.09.2019, 14:46

Le offerte pubbliche iniziali (IPO) di quest’anno sono andate in modo misto. Alcune delle compagnie più conosciute, come Uber Technologies Inc (NYSE:UBER) e LYFT Inc (NASDAQ:LYFT), sono andate peggio delle aspettative mentre altri nomi meno noti hanno creato dei milionari.

Una delle ultime vittime dell’imprevedibile mercato delle IPO di quest’anno è WeWork (NYSE:WEWK). La compagnia, che fornisce spazi condivisi per il lavoro a livello globale, è sotto pressione da quando ha annunciato la sua intenzione di debuttare in borsa.

Fino a venerdì era incerto se WeWork sarebbe stata in grado di cominciare a commercializzare il titolo tramite un roadshow questa settimana, con gli investitori che si interrogano circa la struttura della governance della compagnia e sul suo potenziale di crescita futuro.

Solo qualche mese fa, dei banchieri avevano suggerito una valutazione di ben 65 miliardi di dollari per una compagnia che ha raccolto 12 miliardi fin dalla sua fondazione e non ha mai registrato nemmeno un centesimo di profitto. Ora questa cifra è scesa a soli 15 miliardi di dollari, secondo un articolo di Bloomberg.

Un chiaro messaggio che emerge da questa debacle è che gli investitori stanno diventando sempre più scettici riguardo alle start-up che bruciano denaro e che non hanno ancora dimostrato quando e come avranno un profitto.

Abbiamo selezionato tre IPO che si distinguono dalla massa e che vale la pena prendere in considerazione in questo momento, in quanto i titoli sono scambiati ad un livello molto inferiore rispetto al picco di quest’anno.

Beyond Meat price chart

1. Beyond Meat

La straordinaria impennata di Beyond Meat Inc dall’IPO di maggio rende la sua offerta quella con più successo del 2019. Il produttore di hamburger vegetariani con sede ad El Segundo, California, ha visto un’impennata di oltre il 500%, persino dopo una recente correzione, con le vendite che continuano ad aumentare e la compagnia che conquista numerose importanti catene di prodotti alimentari come clienti. Beyond Meat a luglio, quando ha pubblicato gli utili del secondo trimestre, ha alzato le previsioni sulle vendite, stimando almeno 240 milioni di dollari di entrate quest’anno, quasi il triplo del totale del 2018. Sebbene la compagnia continui a perdere soldi, la gestione ora si aspetta di andare in pareggio nel 2019 su base rivista degli EBITDA. Viste queste premesse ottimistiche, gli investitori hanno dei buoni motivi per essere entusiasti. Negli ultimi 18 mesi, Beyond Meat ha stretto accordi per fornire i suoi hamburger a catene come TGI Friday’s, Del Taco Restaurants Inc. e Carl’s Jr., la catena di fast-food gestita da CKE Restaurant Holdings Inc, e Tim Horton’s, la principale catena di locali per colazione in Canada. Nonostante questo successo iniziale però, ci sono degli analisti che hanno suonato campanelli di allarme per la “tecnologia” e le valutazioni della compagnia, mettendo in discussione la dimensione del mercato di carne vegetariana. Secondo Brian Holland di DA Davidson, l’opportunità del mercato vegetariano potrebbe essere di circa 95 miliardi di dollari per l’immediato futuro, molto meno di quanto previsto da molti, con Beyond Meat che ne otterrà un terzo entro il 2028. Mentre aumentano questi inviti alla cautela, l’impennata di Beyond Meat ha perso un po’ di slancio, con il titolo ora crollato del 33% dal massimo storico.

2. Zoom Video

Zoom Video Communications Inc è un’altra IPO statunitense di successo che ha portato dei bei guadagni ai suoi investitori. Il titolo, scambiato a 80,49 dollari, è più che raddoppiato dal prezzo IPO di 36 dollari ad azione di aprile.

Zoom Video Communications price chart

La compagnia cerca di rendere agevoli le comunicazioni video, in un’epoca in cui sempre più impiegati lavorano da remoto, usando i servizi di conferenza per connettersi con i colleghi. International Data Corp. ha stimato che i segmenti di mercato in cui opera Zoom potrebbero valere fino a 43,1 miliardi di dollari entro il 2022, secondo la documentazione dell’ente regolatore.

Una netta differenza tra Zoom Video ed altre IPO di alto profilo di quest’anno è che la compagnia ha dato prova di redditività fin dal primo giorno del suo debutto in borsa, al contrario di altri nomi del tech che di solito bruciano un sacco di denaro prima di poter registrare un profitto.

La compagnia di San José ha riportato un’impennata del 96% dei ricavi del secondo trimestre questo mese a 145,8 milioni di dollari. Gli analisti si aspettavano ricavi di 130,31 milioni di dollari su utili di un centesimo ad azione. Anche le previsioni sui ricavi del terzo trimestre di 155-156 milioni di dollari con utili di 0,03 dollari ad azione hanno battuto le stime degli analisti.

Malgrado questi dati positivi, il titolo di Zoom è scambiato a quasi il 25% in meno rispetto al massimo storico di 107,34 dollari di quest’anno.

3. CrowdStrike

Quella del produttore di software Crowdstrike Holdings Inc è stata un’altra straordinaria IPO del 2019, cha ha tratto vantaggio dall’impennata della domanda da parte delle aziende per rendere più sicure le loro reti informatiche.

Fondata nel 2011 da ex dirigenti di McAfee Inc., la compagnia con sede in California produce software per proteggere i clienti da attacchi informatici, compresa la previsione e l’individuazione di potenziali violazioni. Tra i suoi clienti troviamo Amazon.com e HSBC, secondo le documentazioni.

CrowdStrike price chart

All’inizio del mese CrowdStrike ha pubblicato utili trimestrali che hanno battuto le aspettative di Wall Street ed ha previsto che le vendite schizzeranno a 117,1-119,5 milioni di dollari nel terzo trimestre. La compagnia ha inoltre migliorato le previsioni sull’anno con perdite riviste di 0,65-0,62 dollari ad azione su ricavi di 445,4-451,8 milioni di dollari sull’anno.

Secondo il suo amministratore delegato George Kurtz, le tensioni geopolitiche e l’aumento delle violazioni spingeranno governi ed imprese a spendere di più per la sicurezza. Scambiato a 67,86 dollari, il titolo è crollato di circa il 33% dal massimo storico di 101,88 dollari.

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