I titoli tecnologici sono finiti nel dimenticatoio nelle ultime sedute, con gli investitori che si sono fiondati sui titoli value, che solitamente sono compagnie più sensibili ai cicli economici, sulla scia delle buone notizie sui vaccini per il COVID-19 di Pfizer (NYSE:PFE) e Moderna (NASDAQ:MRNA).
Sebbene la seduta di ieri abbia visto un calo generale dei titoli azionari, con le preoccupazioni economiche per le deludenti spese al dettaglio e per l’aumento dei casi di virus, ci aspettiamo comunque che la rotazione dai titoli tech a quelli value prosegua.
Grafico VUG ETF
Nonostante un allontanamento dallo straordinario settore tech, ci sono alcuni titoli del settore che vale la pena continuare a seguire, considerati i loro recenti ottimi utili trimestrali ed il forte potenziale di crescita a lungo termine. Ecco tre nomi da tenere d’occhio:
1. Pinterest
Pinterest (NYSE:PINS) sta andando alla grande quest’anno: le azioni della compagnia social con sede a San Francisco, California, sono schizzate di circa il 240% nel 2020, con utenti ed inserzionisti che si sono riversati a frotte sulla piattaforma durante la pandemia di COVID-19.
Il titolo ha chiuso a 63,35 dollari ieri, tornando verso il massimo storico di 68,90 dollari del 29 ottobre, con una capitalizzazione di mercato per la compagnia di condivisione foto di circa 31,5 miliardi di dollari.
Grafico giornaliero PINS
Pinterest ha battuto di gran lunga le aspettative sugli utili ed i ricavi quando ha pubblicato i risultati finanziari del terzo trimestre il 28 ottobre, traendo vantaggio dall’aumento del budget ad essa destinato dagli inserzionisti, che cercano di evitare i contenuti tossici e controversi presenti su altri social, come Facebook (NASDAQ:FB) e Twitter (NYSE:TWTR).
L’amministratore delegato Ben Silbermann ha reso noto, durante la call sugli utili, che gli inserzionisti “puntano ad un clima positivo nel costruire i loro marchi e questo sta contribuendo anche alla nostra crescita”.
La compagnia tech ha riportato utili per azione di 0,13 dollari, in salita dagli EPS di 0,01 dollari dello stesso trimestre dell’anno scorso. I ricavi sono schizzati del 58% su base annua a 442,62 milioni di dollari, molto più dei previsti 383,47 milioni di dollari.
Pinterest ha riportato che i suoi utenti globali attivi mensilmente (MAU) sono schizzati del 37% su base annua a 442 milioni nell’ultimo trimestre, con un forte rialzo sia negli USA (+13%) che globalmente (+46%). I ricavi medi per utente (ARPU) sono balzati del 31% a livello nazionale a 3,85 dollari e del 66% a livello internazionale a 0,21 dollari.
Nella dichiarazione sugli utili della compagnia, il direttore finanziario Todd Morgenfeld ha affermato:
“Siamo molto soddisfatti della forza della nostra attività, spinta dalla ripresa della domanda degli inserzionisti nonché dai ritorni positivi dei nostri investimenti sui prodotti degli inserzionisti e sull’espansione internazionale”.
Guardando al futuro, le previsioni di Pinterest sul quarto trimestre, che comprende il periodo chiave dello shopping per le feste, indicano chiaramente che la compagnia non si aspetta alcun rallentamento nei prossimi mesi, con i ricavi che dovrebbero schizzare del 60% nel prossimo trimestre.
2. Snap
Snap (NYSE:SNAP) ha prosperato nel 2020, con gli investitori diventati sempre più rialzisti sulla compagnia madre dell’app social Snapchat durante la pandemia di coronavirus.
Il titolo della compagnia con sede a Santa Monica, California, ha registrato un’impennata del 140% sull’anno in corso, superando nettamente il rialzo di circa il 12% dell’indice di riferimento S&P 500 nello stesso periodo. Il titolo ha chiuso a 39,27 dollari ieri, vicino al massimo storico di 45,60 dollari raggiunto il 6 novembre. Ai livelli attuali, ha una capitalizzazione di mercato di circa 57,7 miliardi di dollari.
Grafico giornaliero SNAP
La compagnia social, che un tempo veniva data per spacciata, è riuscita a battere le stime quando ha pubblicato gli utili del terzo trimestre il 20 ottobre, grazie all’accelerazione delle spese inserzionistiche effettuate sulla sua piattaforma.
Snap ha reso noto che i risultati del terzo trimestre sono stati spinti dal fatto che gli inserzionisti cercano “piattaforme che condividano i loro stessi valori aziendali”, un riferimento implicito alla gestione da parte di Facebook di contenuti di odio e disinformazione, che ha spinto numerosi inserzionisti a boicottare la compagnia in estate.
L’app di messaggistica multimediale ha inaspettatamente riportato utili rivisti di 0,01 dollari ad azione, rispetto alla perdita prevista di 0,05 dollari ad azione. I ricavi, intanto, sono schizzati del 52% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso a 678,67 milioni di dollari, battendo facilmente le previsioni di vendite pari a 557,02 milioni di dollari.
Ha riportato utenti attivi giornalmente (DAU) in aumento di quasi il 19% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, al massimo storico di 249 milioni di unità. La compagnia aveva inizialmente prospettato un range di 242-244 milioni di utenti.
I ricavi medi per utente complessivi sono balzati del 28% su base annua al record di 2,73 dollari nel terzo trimestre, indice che la compagnia social ha migliorato la sua capacità di monetizzare ulteriormente la base utenti.
In un segnale promettente, Snap ha reso noto che si aspetta che i ricavi su base annua aumentino del 47%-50% nel quarto trimestre, con il dato DAU che dovrebbe arrivare a 257 milioni.
“Sebbene persista l’incertezza per il macro ambiente operativo, siamo soddisfatti della forza dello slancio soggiacente che abbiamo ottenuto con i nostri partener pubblicitari e restiamo molto ottimisti sulle prospettive a lungo termine per la nostra attività”, ha affermato nel report sugli utili il direttore finanziario di Snap, Derek Andersen.
3. Roku
Roku (NASDAQ:ROKU) ha visto un’impennata quest’anno grazie alla rapida crescita degli utenti, che si è tradotta in maggiori ricavi dalla pubblicità per la piattaforma di streaming.
Il titolo di Roku è schizzato del 77% quest’anno. Ha chiuso a 237,13 dollari ieri sera, non lontano dal massimo storico di 255,66 dollari del 6 novembre, con una capitalizzazione di mercato di 29,4 miliardi di dollari.
Grafico giornaliero Roku
Roku ha riportato un profitto a sorpresa quando ha pubblicato i risultati del terzo trimestre il 5 novembre, insieme a ricavi migliori del previsto, grazie alla forte crescita dei suoi servizi di video on demand, supportati dalle inserzioni.
Nella dichiarazione sugli utili si legge:
“Nel terzo trimestre, Roku ha registrato risultati finanziari ed operativi eccellenti, grazie alla solida domanda per i prodotti di streaming televisivi, la forte crescita delle inserzioni e l’espansione delle collaborazioni per la distribuzione di contenuti”.
La piattaforma di video in streaming ha reso noto di aver guadagnato 0,09 dollari ad azione, contro le stime di una perdita di 0,42 dollari ad azione. I ricavi sono saliti a 451,66 milioni di dollari, con un balzo del 73% dallo stesso trimestre dell’anno prima.
Gli account attivi di Roku nel terzo trimestre sono schizzati del 43% dallo stesso periodo di un anno fa, a 46 milioni. Questi account hanno trascorso 14,8 miliardi di ore di streaming sull’hub di Roku, in salita dai 14,6 miliardi di ore del trimestre precedente.
Ad alimentare ulteriormente l’ottimismo per la compagnia, contribuisce il dato sui ricavi per utente, che ha visto un aumento percentuale a doppia cifra nel terzo trimestre con un rimbalzo del 20% su base annua a 27 dollari.
Roku si aspetta che i ricavi aumentino di circa il 40% nel quarto trimestre, sebbene non abbia fornito previsioni ufficiali, considerate le questioni legate all’impatto economico del COVD-19.